Lotta all’immigrazione clandestina: due latitanti fermati dalla Polizia di Frontiera

15 ottobre 2014 | 13:14
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Lotta all’immigrazione clandestina: due latitanti fermati dalla Polizia di Frontiera

Un 48enne e un 43enne sono stati arresti tra sabato e domenica. Stavano tentando di rientrare in territorio nazionale

Proseguono i controlli mirati al contrasto dell’immigrazione clandestina. Presso la barriera autostradale di Ventimiglia nel corso del fine settimana, la Polizia di Frontiera ha tratto in arresto due latitanti che stavano tentando di rientrare in territorio nazionale.
Si tratta di:

M.A. torinese di 48 anni, pluripregiudicato per furti aggravati di auto in concorso, tutti perpetrati a Torino. In occasione dell’ultimo procedimento del 2013 per analogo reato, gli era stata concessa la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per adempiere all’obbligo di firma bisettimanale; trasgredendo a questo obbligo gli veniva ripristinata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello di Torino, in base alla quale gli operatori della Polizia di Frontiera lo hanno arrestato.

Durante un controllo nel tardo pomeriggio di sabato, il 48enne viaggiava a bordo di un’auto francese proveniente da Marsiglia insieme al fratello e ad altre due donne. L’uomo, ha raccontato di aver smarrito la carta d’identità. Dopo aver mostrato il proprio codice fiscale, gli agenti hanno notato che all’interno del portafogli c’era anche la carta d’identità. Il documento però, non era valido per l’espatrio. Dopo gli accertamenti di rito, il connazionale è stato portato presso la Casa Circondariale di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Il secondo fermo riguarda invece A.B.Y.N. sedicente cittadino spagnolo 43enne. E’ stato controllato nelle prime ore di domenica mattina mentre si trovava a bordo di un autobus di linea proveniente da Marsiglia e diretto a Roma. Il 43enne ha mostrato agli agenti una carta di residenza francese contraffatta, intestata ad un cittadino algerino. Sottoposto a rilievi foto dattiloscopici, risultava colpito da un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma per furti aggravati e possesso di armi. Tutti fatti commessi nella capitale dal 2006 al 2007 per i quali, dopo la deduzione dei periodi di carcerazione già sofferta, deve ancora espiare la pena residua di un mese e 16 giorni di reclusione e 3 mesi di arresto. Lo straniero, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto presso la Casa Circondariale della Città dei Fiori.