“Con rinnovato impegno, dopo il giro di boa del sesto anno, proseguo questa fatica rimanendo fedele agli intenti e secondo la linea propostami dall’editore”
Era il 4 novembre 2008 quando aveva inizio la nostra rubrica settimanale “IL PUNTO”. Con il presente articolo entriamo nel settimo anno. In questa ricorrenza anzitutto mi corre l’obbligo di esprimere la mia gratitudine a tutti voi lettori pronti all’appuntamento di ogni sabato.
Devo a questa fedeltà e all’apprezzamento, di cui ho manifestazioni personali di molti, un valido incoraggiamento a proseguire nell’impegno affidatomi dal Vescovo Careggio, allo scopo di offrire ai lettori, che avrebbero voluto usufruirne, un agile strumento di riflessione e di orientamento in mezzo alle contraddizioni e alla confusione, quotidianamente registrate dalla cronaca.
Impegno non facile e di responsabilità non solo per la scelta degli argomenti, ma anche per l’esigenza di trovare il giusto equilibrio nella scrittura in modo da non scadere nella piaggeria o nella saccenteria.
A questo metodo ho cercato sempre di rimanere fedele e coerente per evitare atteggiamenti moralistici facili e superficiali, modestamente ritengo di esservi riuscito, se non perfettamente, almeno in buona parte.
Con rinnovato impegno, dopo il giro di boa del sesto anno, proseguo questa fatica rimanendo fedele agli intenti e secondo la linea propostami dall’editore.
In questa bella esperienza ho potuto constatare come risponda a verità la riflessione di Padre Giovanni M. Luisetto: “L’impegno obbedisce a tre elementi: alla volontà come inizio, alla ricerca come sforzo, a non mettere mai limiti come perseveranza”.
Tutto ciò mi aiuta anche a comprendere il pensiero di Santa Teresa d’Avila: “Pretendere di entrare nel cielo senza prima entrare in noi stessi per meglio conoscerci e considerare la nostra miseria, per vedere il molto che dobbiamo a Dio e il bisogno che abbiamo della sua misericordia, è una vera follia”.
E’ un richiamo alla nostra realtà, fatta di grandezza e di miseria, ma chiamata a condividere l’eternità insieme ai Santi, che oggi festeggiamo.
DON GIACOMO SIMONETTI