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Intervista a Giorgia, la giovane atleta sanremese in udienza da Papa Francesco

27 ottobre 2014 | 08:12
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Intervista a Giorgia, la giovane atleta sanremese in udienza da Papa Francesco

La sua fede e la passione per lo sport l’hanno accompagnata in una nuova avventura: l’udienza che Papa Francesco ha riservato ad atleti ed associazioni per lo sport di disabili

L’appuntamento è fissato per le ore 15 di venerdì 17 ottobre quando conosciamo Giorgia una giovanissima dello Sport della Polisportiva IntegrAbili di Sanremo, che nella vita ha tante passioni e una fede molto viva.

Ciao Giorgia! Eccoci qui… ci racconti qualcosa di te?
Mi chiamo Giorgia, ho 13 anni e frequento la terza media alla Scuola Statale “G. Pascoli” di Sanremo. Oltre la scuola faccio tante cose, che mi tengono impegnata… in particolare lo sport mi piace proprio tanto: pratico nuoto, nella squadra agonistica, barca a vela, sci in inverno (anche grazie all’appoggio della SportAbili di Alba) a Limone 1400, e sono la più giovane atleta di handbike nella squadra di Handbike Sanremo.

Complimenti! Sei un’atleta impegnatissima… hai anche il tempo per altre cose?
Certamente. Oltre allo sport mi piace moltissimo anche la musica e, infatti, suono il pianoforte sia qui, all’Associazione IntegrAbili, con il Maestro Antonio Secondo sia a scuola grazie ad un progetto del Prof.ssa Gabriella Basilico; e da un po’ di tempo ho anche iniziato lezioni di chitarra.

Un’atleta e un’artista… ma so che non è tutto! Sbaglio?
Assolutamente no. Nel fine settimana sono impegnata con la Parrocchia, sono iscritta all’Azione Cattolica, il sabato pomeriggio frequento l’Oratorio di San Francesco presso la Parrocchia N.S. della Mercede di Sanremo e da circa 5 anni la domenica mattina faccio la chierichetta e mi piace tantissimo stare con gli altri e fare un Servizio per Gesù.

Ecco! Ora ci siamo… So che hai vissuto una grande emozione a Roma… Che dici parliamo un po’ di questa giornata speciale?
Parli dell’incontro con il Papa a Roma, vero?Volentieri.
Sono stata tre giorni a Roma per l’evento “Believe to Be Alive” (un incontro riservato ad una delegazione paralimpica di 3500 persone), che si è concluso il sabato con l’Udienza da Papa Francesco.
Sono contentissima dell’incontro non ero agitata ma piuttosto tranquilla e felice, anche se abbiamo aspettato tanto tempo, perché ero in compagnia di tanti altri giovani con diverse disabilità e ascoltare le loro storie, le loro esperienze sportive e di vita mi ha emozionata molto.

C’è stato qualche momento in particolare che ricordi in modo particolare?
Si, tre.
Il primo è, prima dell’arrivo del Papa, quando Annalisa Minetti ha cantato “in Volo”, la canzone con cui aveva vinto Sanremo, e “Senza te, o con te” quando ha detto che non bisogna scoraggiarsi e che tutto è possibile se si lascia entrare Dio nella propria vita.
Il secondo quando ha ballato Simona Atzori, la ballerina senza braccia perché era bellissima e mi ha fatto capire che non bisogna mai rinunciare ai propri sogni.
Il terzo momento, ma forse quello più emozionante, è stato quando ha parlato Luca Pangalli e subito dopo quando Papa Francesco è andato ad abbracciarlo.

Hai avuto il tempo di visitare qualche luogo particolare nell’occasione?
Il giorno dopo, con mia mamma, sono andata nella Chiesa di San Pietro dove abbiamo partecipato alla Santa Messa, mi sono sentita fortunata perché passando da un’entrata secondaria ho visto una fila lunghissima di Vescovi e poi si respira un’aria un po’ più tranquilla, perché non c’è tutta la gente che arriva solo per fare le foto ricordo.
Si, perché anche le udienze sono molto belle ma c’è tanta confusione: tutti vorrebbero avvicinarsi e dire una parola al Papa, ma non è possibile.
Comunque io ritengo fortunata perché non è la prima volta che incontro il Papa Francesco.

Questo non lo sapevo! Non puoi dirmi una cosa simile senza aggiungere altro…
Il 28 luglio avevo già incontrato il Papa a Caserta e nonostante le mille difficoltà ero riuscita a partecipare alla Santa Messa che aveva presieduto, anche se non è stato facile perché non avevo il biglietto e tutto era gestito con molta burocrazia. Però è stato bellissimo perché è stato inaspettato e ricordo di aver ringraziato il Signore per quell’occasione mentre quella di Roma è stata forse più speciale perché era organizzata apposta per noi.

Ho capito che oltre allo sport e alla musica tieni molto anche alla tua Fede, sei stata in altre Chiese, Basiliche, Santuari?
Due anni fa ho fatto delle visite mediche molto dure e faticose e alla fine il medico ha detto ai miei genitori che mi meritavo un bel regalo, quando mi hanno chiesto cosa desiderassi non ho avuto dubbi: volevo andare a Santiago de Compostela perché ne avevo sentito tanto parlarne da mia mamma e da mia sorella che l’anno prima avevano fatto il Cammino.
Così siamo partiti in macchina e abbiamo fatto un cammino “alternativo” in macchina, toccando le città più importanti e arrivando fino a Santiago. Ero emozionatissima e felice, anche se è stato molto faticoso se riusciamo ad organizzare spero di tornarci presto, magari già quest’anno.
Sono stata anche nel Quebec, in Canada, al “Santuario di Sant’Anna” che mi ha ricordato molto Lourdes perché anche lì fanno la processione con le fiaccole e la chiesa è molto simile.
A Ottobre dello scorso anno invece sono stata invitata, dall’OFTAL di Albenga, proprio a partecipare al Pellegrinaggio a Lourdes, dove sono andata con mio papà. Mia sorella Martina era già andata a giugno con Pellegrinaggio della nostra Diocesi a fare servizio come Mini Dama ed era tornata molto emozionata, tanto che ero curiosa. Quel posto è stupendo e veramente ben organizzato per chi, come me, ha qualche difficoltà… mi sono sentita speciale tra tante persone speciali.

Grazie Giorgia! Per le tue parole e la tua testimonianza… ti lasciamo ai tuoi impegni sportivi, musicali e parrocchiali.