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Centro smistamento immigrati: San Lazzaro sede temporanea per la realizzazione de struttura

17 ottobre 2014 | 13:14
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Centro smistamento immigrati: San Lazzaro sede temporanea per la realizzazione de struttura

La collocazione del sito è temporanea ed è stata individuata per gestire un emergenza che si ritiene durerà alcuni mesi.

La Prefettura di Imperia (rappresentante dello Stato sul territorio) ha richiesto al Comune di Imperia l’individuazione di un sito sul quale realizzare un Centro di Smistamento per immigrati.
Il Comune di Imperia, in accordo con Prefettura, Questura, ASL ha individuato nel ex campetto di calcio abbandonato di San Lazzaro la sede temporanea per la realizzazione di tale struttura.
Capisco perfettamente che questa decisione possa destare polemiche, pertanto ritengo opportuno chiarire esattamente di cosa stiamo parlando.
Il numero di immigrati previsti è pari a 10 / 20 persone ogni 15 giorni così come stabilito dal piano nazionale di distribuzione.
Lo scopo della struttura è quello di procedere alla registrazione delle persone, al fotosegnalamento e ad una serie di controlli sanitari (il quarto dal loro ingresso in Italia). Tale processo avrà una durata stimata di circa 3 ore dopodichè le persone saranno avviate presso associazioni del Terzo Settore (cooperative sociali) che provvederanno al loro temporaneo alloggiamento e sostentamento.
Tutte queste fasi saranno effettuate sotto la Direzione e Controllo della Prefettura di Imperia mediante l’ ausilio di personale di Polizia e ASL.
La collocazione del sito è temporanea ed è stata individuata per gestire un emergenza che si ritiene durerà alcuni mesi.
Nei prossimi giorni sarà firmato un protocollo di intesa con la Prefettura di Imperia a mezzo del quale verrà regolamentato l’utilizzo temporaneo del campetto, luogo sul quale l’ Amministrazione Comunale ha in corso alcuni progetti e pertanto dovrà essere restituito entro alcuni mesi.
Ricordo a chi sta già cavalcando l’onda della protesta, strumentalizzando una decisione che deriva da una precisa direttiva dello Stato, che stiamo comunque parlando di esseri umani, non di pacchi postali, per i quali non c’è nulla da temere in materia di salute pubblica. A tale proposito sarò presente al primo arrivo, al momento non ancora previsto.

Il sindaco Carlo Capacci