Annata DOC per i vini del Ponente Ligure
A Sarola, al ristorante della Famiglia Ramoino, due delle aziende vitivinicole più importanti e conosciute della provincia hanno festeggiato insieme la fine di una vendemmia (lunga e complessa) soddisfacente, nonostante i capricci dell’estate.
Bella atmosfera l’altra sera a Sarola, frazione di Chiusavecchia, in Valle Impero, presso il rinomato ristorante della Famiglia Ramoino (ex Le Mignole), tra un un mare argentato di olivi, fasce sorrette da muri in pietra e filari di vigna. E’ lì, proprio in mezzo alla tipica campagna ligure, che le aziende agricole Ramoino e Cascina Nirasca hanno deciso di festeggiare, insieme a collaboratori ed amici, la conclusione della vendemmia. Una festa che è una consuetudine, meno lo è dalle nostre parti assistere ad un "gemellaggio" tra realtà per certi versi concorrenti. Protagoniste due tra le aziende vitivinicole più importanti e conosciute della zona per la produzione di vini d’eccellenza quali Ormeasco di Pornassio, Rossese di Dolceacqua, Pigato e Vermentino della Riviera Ligure di ponente. Due "cantine" molto legate al territorio e tra le più attive in fatto di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici e dei valori di questa terra.
I presenti hanno potuto degustare prelibati stuzzichini (tra cui i leggendari fritti della signora Elvira), un’ottima paella (la cucina ha fatto uno strappo alla regola, considerato che il locale propone essenzialmente specialità della tradizione ligure) ed una selezione di vini delle ultime annate, ma soprattutto per fare il bilancio su una vendemmia decisamente positiva.
"Ad agosto eravamo decisamente preoccupati – hanno affermato ad una sola voce Domenico Ramoino, titolare dell’omonima azienda, e Marco Temesio di Cascina Nirasca -. Per fortuna a settembre ed inizio ottobre il clima ci ha aiutati, le giornate di sole sono aumentate, anche nell’entroterra, ed ora non possiamo che ritenerci soddisfatti. La raccolta è praticamente conclusa. E’ stata una vendemmia lunga e complessa, per via dei diversi tempi di maturazione, a seconda dell’esposizione e dell’altitudine. Le vigne poste maggiormente a fondo valle hanno richiesto particolare attenzione, ma in fatto di quantità e qualità non possiamo lamentarci. Ci avviciniamo alle annate migliori. Ci sono tutte le premesse per un lavoro, in cantina, che darà ottimi risultati".
L’occasione è stata propizia per un’analisi più approfondita del mercato. "A differenza di quanto si possa pensare, la richiesta dei vini del ponente ligure, la cui produzione è comunque sempre molto limitata, non manca, tutt’altro. Il nostro può essere considerato un prodotto di nicchia, e questo per certi versi è un vantaggio. E’ un mercato in evoluzione, Sono in aumento i contatti dall’estero, ma quello che fà più piacere – hanno aggiunto Ramoino e Temesio – è notare che tanti nostri ristoratori hanno capito quanto sia importante abbinare i piatti liguri con i vini autoctoni. Sono in costante crescita anche le richieste, la maggior parte in arrivo tramite Internet, di visita e degustazione, nonchè di acquisto, direttamente in cantina. Forse in tal senso servirebbe una più accurata regia, una migliore organizzazione. Il nostro entroterra è una risorsa che non riusciamo ancora a far funzionare a dovere, è un valore aggiunto straordinario per la costa. Ce lo dimostrano i tanti stranieri che abitano le nostre vallate. Per quanto ci riguarda, siamo fautori del motto "l’unione fà la forza" e siamo pronti a recitare la nostra parte".
Per maggiori informazioni sulle due aziende: www.cascinanirasca.it – www.ramoinovini.com