12 ORE SU STRADA: Vincenzo Tarascio (Sanremo Runners) terzo al mondo di categoria
Tarascio anche leader in Italia nella specialità
12 ORE SU STRADA, Vincenzo TARASCIO (Sanremo Runners) terzo al mondo di categoria, ma anche leader in Italia nella specialità
Il rappresentante della Sanremo Runners si conferma al vertice internazionale nella corsa di durata. E in contemporanea, curiosamente, si svolgono la gara in Austria e il Campionato Italiano in pista nel Veronese: ma Vincenzo Tarascio fa meglio del nuovo Campione Italiano assoluto!
Langenzensdorf (Austria). Importante risultato conseguito dall’ultramaratoneta Vincenzo Tarascio (Sanremo Runners), genovese di residenza, in Austria. Tarascio ha partecipato alla “12h Stundenlauf von Langenzersdorf”, gara di corsa a piedi della durata di 12 ore consecutive, percorrendo la distanza di 120,744 metri, classificandosi al quarto posto, ad una manciata di metri dal podio. Quale percorso percorrere di gara l’anello di 936 metri del perimetro del lago nella località di villeggiatura alle porte di Vienna.
Vincenzo non ha vinto la gara, ma ha macinato ben 120,744 km e considerata la sua età (55 anni compiuti) questa prestazione, nella propria categoria, lo pone al settimo posto nella graduatoria mondiale stagionale assoluta e al terzo posto nella versione su strada.
Questa la graduatoria mondiale stagionale delle migliori 15 prestazioni delle “12 Ore” su strada della categoria M55 (55-59 anni):
124,034 km Klaus Kuhn 1958 (Germania), maggio
121,180 km Nikolas Adam 1955 (Germania), maggio
120,744 km Vincenzo Tarascio 1959 (Italia, Sanremo Runners), settembre
116,754 km August Jakubik 1959 (Polonia), aprile
115,070 km Marian Gorski 1957 (Polonia), aprile
111,304 km Ulrich Guranti 1956 (Germania), maggio
109,795 km Miroslav Kostlivy 1955 (Rep. Ceca), giugno
109,685 km Shih-Ien Huang 1957 (Taipei), febbraio
109,000 km Berthold Reuter 1957 (Germania) maggio
108,741 km Zoltan Szabo 1958 (Ungheria), marzo
107,826 km Stevan Sweeney 1955 (USA), marzo
107,335 km Robert Miorin 1957 (Francia), settembre
103,720 km Boguslaw Maciejewski 1958 (Polonia), aprile
103,657 km Marc Blyaert 1958 (Belgio), giugno
102,168 km Gunter Zintl 1954 (Germania), maggio.
Ma il risultato di Vincenzo Tarascio desta un’altra importante curiosità. La corsa austriaca di Vincenzo ha visto la partenza alle ore 9:00 del mattino, mentre mezzora dopo nel Veronese ha visto la partenza del Campionato Italiano assoluto delle “12 ore” in versione su pista, vinta da Roberto Campostrini (classe 1968) percorrendo la distanza di 120,236 km. Dal confronto si evince che Vincenzo Tarascio in Austria ha percorso 508 metri in più rispetto il nuovo Campione Italiano 2014!
Un altro parametro di valutazione è la graduatoria italiana stagionale assoluta della specialità, condotta con 122,863 km (indoor) da Antonio Tallarita (Podistica Biasiola Reggio Emilia), quindi al secondo posto si inserisce con 120,744 km Vincenzo Tarascio (Sanremo Runners); seguono: 117,000 km (split) Tiziano Marchesi, 111,600 km (split) Daniele Baranzini, 110,800 km (split) Andrea Marcato e 110,400 km (split) Adriano Arzenton.
Questi i migliori classificati nella recente “12h Stundenlauf von Langenzersdorf” in Austria, dove il più anziano è risultato proprio il nostro Vincenzo Tarascio:
142,272 km Rainer Predl 1990 (Austria),
139,464 km Andreas Sageder 1982 (Austria),
121,680 km Georg Mayer 1969 (Austria),
120,744 km Vincenzo TARASCIO 1959 (Italia, Sanremo Runners),
109,512 km Manfred Neuhold 1961 (Austria),
106,512 km Thomas Kastner 1977 (Austria),
105,768 km Norbert Luftenegger 1977 (Austria),
102,021 km Ernest Bart 1970 (Austria),
seguono altri.
Racconta Vincenzo Tarascio: “Abbiamo corso su un percorso piatto di 936 metri intorno al lago della cittadina, il tempo non é stato molto buono: molto umido, aria fredda e a tratti un po’ di pioggia nelle prime 9 ore, clima migliorato nelle ultime 3 ore.
Il livello organizzativo é stato buono e ilo morale discreto. Peccato per la disposizione un po’ anomala dei posti di ristoro, ma anche per la scarsità di acqua gassata e l’assenza di… aranciata, prontamente rimediato dalla mia compagna Chiara Pitzalis, assistente indispensabile.
La mia condotta di gara come sempre ho assunto un’andatura regolare e rilassata, cercando di inanellare giri su giri sperando nel miglioramento delle condizioni atmosferiche. Alla quarta ora di corsa un inizio di problema ad un muscolo della coscia destra, ma ho proseguito anche se un po’ preoccupato. Alla sesta ora sono stato costretto ad uno stop per il dolore muscolare, con pensieri negativi e pensando al ritiro, ma ho pensato di cambiare le scarpe calzandone un paio più ammortizzate e pesanti sperando di risolvere la situazione e senza ricorrere al rischio dei massaggi. Piano piano procedevo, il muscolo indolenzito mi permetteva di correre così ho ripreso regolarmente.
Verso metà gara occupavo il quinto posto, mentre nelle ore successive oscillava tra il terzo e il quarto posto. Nell’ultima ora di corsa, anche incitato da Chiara, sinceramente ho rischiato: ho iniziato una progressione lasciando "andare le gambe", il dolore era minimo ma sempre presente. Ho dato tutto quello che potevo recuperando sul terzo, ma mi sono mancati 325 metri per il podio.
Sono felice per i chilometri percorsi, tenuto conto che quest’anno ancora non avevo fatto gare ultra in circuito, ma anche perché ero l’unico straniero in gara, a parte un anziano tedesco che ha partecipato a passo; felice infine anche il mio club, Sanremo Runners, che è stato citato più volte dallo speaker.
Una nota di colore: durante le 12 ore ben due volte sul percorso abbiamo incontrato un grosso cigno che uscito dal lago assisteva immobile alla gara sul ciglio della strada. Bene che è rimasto immobile, e non nascondo che ho avuto un po’ di timore, perché il cigno era alto come me”!