Telecamere fuorilegge: Scajola ha violato la normativa paesistica. Ecco il perchè della sanzione

17 settembre 2014 | 13:10
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Telecamere fuorilegge: Scajola ha violato la normativa paesistica. Ecco il perchè della sanzione

“Esiste una norma statale che per questioni di sicurezza nazionale prevede che si possa agire in deroga alla normativa, quando si tratta di tutelare una personalità. Ma una volta venuto meno il ruolo, cessano anche le ragioni di sicurezza”

“Esiste una norma statale che per questioni di sicurezza nazionale prevede che si possa agire in deroga alla normativa, quando si tratta di tutelare una personalità. Ma una volta venuto meno il ruolo, cessano anche le ragioni di sicurezza”.

Dunque, secondo quanto appreso dal Comune di Imperia, Claudio Scajola, nei cui confronti è stato aperto un procedimento sanzionatorio, avrebbe dovuto dismettere le due telecamere, una volta cessata la sua carica di ministro dell’Interno.

E se da una parte, come confermato dal suo avvocato, Marco Mangia, il Viminale ha subito tolto le telecamere, una volta venuta meno la carica di ministro, dall’altra lo stesso Scajola ne ha installate altre due, questa volta non per la sicurezza dello Stato, ma per quella personale e della sua famiglia.

All’origine del procedimento sanzionatorio, che scaturisce da una attività di controllo effettuata il 15-16 gennaio del 2013, c’è la violazione della normativa paesaggistica.

E’ vero che le due telecamere sono state installate su lampioni che insistono sulla proprietà privata dell’ex ministro, ma Scajola, secondo quanto riportato nell’avviso di accertamento, avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione, perché zona sottoposta a vincolo. Nell’avviso non viene indicato l’importo della sanzione, che non è stato ancora stabilito. Il suo legale ha già annunciato che chiederà al più presto un incontro con il dirigente del Comune per discutere la pratica.

Il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, interpellato per telefono, a Roma, dove è in corso un vertice dell’Agnesi ha dichiarato di non essere a conoscenza della pratica. Il dirigente del Settore Urbanistica, Alessandro Croce ha, invece, affermato: “Si tratta di un atto dovuto, di fronte ai verbali che ci sono stati recapitati nell’ambito del procedimento. Avrà cura la parte interessata, assieme ai suoi legali, a chiarire la posizione. Per il momento non è stato ipotizzato alcun ammontare della sanzione”.