Tavola rotonda a Bordighera su ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale / VIDEO

20 settembre 2014 | 14:57
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Tavola rotonda a Bordighera su ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale / VIDEO
Tavola rotonda a Bordighera su ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale / VIDEO
Tavola rotonda a Bordighera su ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale / VIDEO
Tavola rotonda a Bordighera su ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale / VIDEO
Tavola rotonda a Bordighera su ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale / VIDEO
Tavola rotonda a Bordighera su ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale / VIDEO

Video-intervista al Capitano Salvatore Lutzu, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Genova. La selezione dei reperti archeologici è frutto di vari sequestri operati nell’ambito dell’attività di repressione di scavo e commercio clandestini

A Bordighera in concomitanza con la 31a edizione delle Giornate Europee del Patrimonio si celebra il Bicentenario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Sino a domenica 21 settembre, dalle 10 alle 18, la Fondazione Famiglia Terruzzi Villa Regina Margherita nelle sale del museo espone vasi greci e magno-greci, concessi dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e recuperati dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova.  

La selezione dei reperti archeologici è frutto di vari sequestri operati nell’ambito dell’attività di repressione di scavo e commercio clandestini e della loro successiva confisca a chi li deteneva illegalmente. Gli oggetti, presumibilmente, corredi tombali provenienti da necropoli della Grecia (Attica) e in particolare dell’Italia Centro-Meridionale (Etruria, Campania, Apulia) sono databili, all’incirca, tra l’età arcaica (VI secolo) e la fine dell’età classica (seconda metà del IV secolo). Nei tre giorni di esposizione il biglietto di ingresso sarà di € 4 per tutti i visitatori, mentre per le scuole, insegnanti e ragazzi fino a 18 anni di età è gratuito.

Nella sala esposizioni del museo oggi pomeriggio si è svolta una tavola rotonda a cui partecipano alcuni dei nomi più illustri di campi afferenti questo settore, dalla storia dell’arte alla legislazione dei beni culturali, al mercato artistico nazionale ed internazionale: al capitano Lutzu e al dottor Gambaro, già presenti nella mattinata, si sono affiancati infatti, tra gli altri, il professore Nicola Spinosa, già Soprintendente alla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, dal 1984 al 2010; il dottore Carlo Orsi, antiquario e Presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia; il dottor Alfredo Pallesi, antiquario; l’arch. Michelangelo Lupo; il dottore Guido Wannenes, Amministratore delegato della Società Wannenes.
La dottoressa Annalisa Scarpa, ideatrice del progetto, e il dottor Marcello Sardelli, direttore della Fondazione, hanno coordinato gli interventi.

La mattinata di oggi è stata dedicata alle scolaresche e ai visitatori, alle quali il Capitano Salvatore Lutzu, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Genova, e il dottor Luigi Gambaro, della Soprintendenza per i Beni Archeologici, hanno illustrato agli studenti e ai loro accompagnatori le opere esposte e i vari settori d’attività del comando, lasciando ampio spazio alle domande.

Le origini del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale risalgono al 3 maggio 1969 quando il Comando Generale dell’Arma determino’ di costituire, presso il Ministero della Pubblica Istruzione e d’intesa con questo il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico. l’Italia fu così la prima nazione al mondo a dotarsi di un organismo di polizia specializzato nello specifico settore. Il 20 settembre 1971 il Comando Generale dell’Arma stabiliva l’elevazione del reparto al rango di Comando di Corpo con alle dipendenze il preesistente Nucleo Tutela Patrimonio Artistico.
Negli anni successivi, allo scopo di delineare un modello organizzativo più rispondente alle aumentate esigenze di contrasto nel particolare comparto criminale, veniva riconfigurarto in Reparto Operativo, articolato nelle Sezioni Archeologia, Antiquariato, Falsificazione ed Arte Contemporanea. Con Decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali del 5 marzo 1992, era formalmente sancita la collocazione del Comando nell’ambito del Dicastero, così come ne venivano formalizzati funzioni e compiti, con la nuova denominazione di Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico e l’inserimento tra gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro per i Beni e le Attività’ culturali, al quale risponde funzionalmente.
Il Comando opera sul territorio nazionale d’intesa con tutte le componenti dell’Arma dei Carabinieri con le altre forze dell’ordine ed in sinergia con le Soprintendenze e svolge la propria attività’ in campo internazionale tramite Interpol.

"L’Italia è stato il primo paese al mondo a tutelare i propri beni. Negli anni si è creato un immenso lavoro dei Carabinieri, con un finito database di opere catalogate – ha detto la professoressa Annalisa Scarpa, ideatrice del progetto, in sede di presentazione della mostra  – I Carabinieri negli anni sono riusciti ad ottenere grandi risultati nel recupero di opere d’arte. Questa mostra serve anche per far luce su tutto questo enorme lavoro: non si sa abbastanza quel che c’è sottotraccia, tutto il lavoro che c’è dietro al recupero di questi capolavori. Ci sono dfficoltà nel prestito delle opere che sono in mostra perché per molte c’erano processi penali in corso, si è dovuto attendere la loro conclusione. Quelle in mostra a Bordighera sono 10 opere trafugate da scavi, furti di tombaroli, oggetti risalenti alla Magna Grecia. Sono stati ritrovati magari in case private, dopo essere stati prelevati magari da navi che hanno fatto naufragio sulle nostre coste ed erano finite in case private. Sono opere pregevoli in stato di conservazione eccellente. Oggetti di uso cerimoniale o sacrario, vasi usati per cerimonie. All’estero, in egime di libero mercato, opere di questo tipo potrebbero anche essere valutate anche un milione di dollari. Se noi avessimo dovuto allestire questa mostra senza l’aiuto dei Carabinieri non saremmo statiin grado di coprire le spese per l’assicurazione di queste opere. Per 3 giorni l’ingresso al Museo è ridotto a 4 euro invece che 8 euro. Abbiamo scelto di coinvolgere le scolaresche per avvicinarle al mondo dell’arte e fare in modo che i ragazzi capiscano quanto sia importante il lavoro dei Carabinieri anche in questo ambito. Tra i partecipanti al convegno di domani pomeriggio ci sarà anche Fabrizio Lemme, uno dei più grandi avvocati in Europe di diritto applicato all’arte, un grande collezionista, ha donato a importanti musei parte delle opere che detiene".