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Studentessa imperiese di 20 anni MASSACRATA DI BOTTE da una coetanea. La denuncia-sfogo della madre

18 settembre 2014 | 07:28
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Studentessa imperiese di 20 anni MASSACRATA DI BOTTE da  una coetanea. La denuncia-sfogo della madre

A detta della madre, che ha denunciato l’accaduto, la figlia avrebbe riportato una trauma al coccige, un trauma cranico e una profonda ferita alla bocca medicata con tre punti di sutura

Una studentessa di 20 anni è finita in ospedale, nel tardo pomeriggio, per le lesioni riportate dopo essere stata picchiata da una coetanea, in piazza San Giovanni a Imperia. A detta della madre, che ha denunciato l’accaduto, la figlia avrebbe riportato una trauma al coccige, un trauma cranico e una profonda ferita alla bocca medicata con tre punti di sutura.

Secondo il genitore, la giovane aggredita non avrebbe litigato con chi l’ha aggredita: "Mia figlia era con i suoi amici in Piazza San Giovanni – scrive la madre a Riviera24 – quest’altra ragazza ha approfittato del fatto che i ragazzi si sono allontanati da mia figlia per avvicinarsi e tirarle un pugno. Mia figlia è caduta a terra, lei non ricorda più nulla".

"L’ambulanza l’ha trasportata in ospedale e le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute con grande aiuto psicologico sia a mia figlia che alla mia persona. Logicamente la ragazza che l’ha colpita ha pensato bene di scappare via. Ho voluto precisare, perchè su Facebook ci sono state tante persone che hanno messo commenti alquanto offensivi. Tutti sempre pronti a giudicare o a schierarsi dall’una o altra parte, senza pensare che sarebbe potuto capitare anche alla loro figlia o figlio".

Prosegue il genitore: "C’è molto da indignarsi, perchè noi genitori usciamo di casa, andiamo a lavorare facciamo di tutto e pensiamo sempre che i nostri figli siano al sicuro , ma non è così. Non prendiamo sotto gamba certe minacce, certi comportamenti per poi dire sono solo ragazzate. Purtroppo, adesso, l’ho sperimentato sulla mia pelle".

L’appello: "Non fermatevi alle apparenze, se sentite minacce denunciate, denunciate e denunciate. Donne da uomini, uomini da donne, bambini con bambini, adolescenti… La violenza non è permessa".