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Smaltimento rifiuti in Piemonte, la minoranza a Taggia: “Noi l’avevamo proposto già nel 2013”

30 settembre 2014 | 08:18
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Smaltimento rifiuti in Piemonte, la minoranza a Taggia: “Noi l’avevamo proposto già nel 2013”

Circa un anno e mezzo fa i gruppi di minoranza del Comune di Taggia si recarono presso gli uffici dei funzionari della Provincia proponendo sostanzialmente una strategia simile

Per una volta siamo perfettamente in linea su quanto asserito dal gestore della attuale discarica: “Potremmo ridurre i rifiuti da abbancare nel lotto 5 sfruttando le disponibilità in siti limitrofi, come quello di Vado e quelli del basso Piemonte”

Una presa di posizione di buon senso seppur terribilmente tardiva non tanto del gestore, quanto della Provincia e dell’Amministrazione tabiese
Circa un anno e mezzo fa i gruppi di minoranza del Comune di Taggia, composti da Mauro Albanese, Massimo Alberghi, Piero Arieta, Lucio Cava e Mario Conio, si recarono presso gli uffici dei funzionari della Provincia proponendo sostanzialmente una strategia simile. Ossia limitare i conferimenti nel lotto 5 (che nel frattempo aveva incrementato per cause naturali la sua capacità di ricevere rifiuti) ed utilizzare le disponibilità presenti altrove, come Vado ligure e basso Piemonte.
Ovviamente il nostro fine era quello di evitare la costruzione del lotto 6 ed arrivare così sino al 2018, data di realizzazione dell’impianto unico.
Ci venne risposto che seppur l’idea fosse giusta, non si aveva la piena certezza che si potesse arrivare realmente sino al 2018 e che pertanto, avendo avuto un preciso mandato dai Sindaci convocati in AATO, la nostra proposta non poteva essere accolta.
Rispondemmo che se la provincia si fosse davvero attivata per favorire e stimolare la raccolta differenziata nei principali comuni questo problema sarebbe stato agevolmente superato in quanto le tonnellate che sulla carta erano in esubero apparivano proprio poche. E pensare di perpetrare uno scempio ambientale per poche tonnellate residue sarebbe stata una follia. Insistemmo sulla pressione che a nostro pensare doveva esercitare la Provincia sui Comuni in materia di raccolta differenziata, ma l’argomento pareva non interessare. Ormai si era deciso. La politica imperiese e di Taggia aveva deciso.
Tornando ai giorni nostri ora la Provincia, e con essa il gestore della attuale discarica, propone e si adopera per fare quello che noi proponemmo un anno e mezzo fa; probabilmente, diciamo noi, sperando in una indagine rapida della magistratura ed un eventuale dissequestro del lotto 6.
Ci chiediamo, adoperarsi così dapprima per evitare lo scempio del lotto 6 no? E perchè no?
Mauro Albanese          Massimo Alberghi        Piero Arieta     Lucio Cava      Mario Conio