Scomparsa del tabaccaio Migliorero: domani il gup decide sull’istanza di rinvio a giudizio di Cusino
Renato Cusino, difeso dagli avvocati Mario Leone e Giovanni Musso, è l’unico indagato, in quanto risulta essere stato l’ultimo a vedere Migliorero prima della scomparsa.
E’ attesa per domattina (lunedì 29), davanti al gup Laura Russo, di Imperia, la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio di Renato Cusino, 65 anni, di Imperia, impiegato presso una cooperativa di servizi, indagato con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere, a seguito della misteriosa scomparsa, il 19 settembre 1999, di Fiorentino Migliorero, quarantanovenne all’epoca dei fatti, tabaccaio dianese residente a Imperia.
Dopo tre richieste di archiviazione da parte dei pubblici ministeri, una richiesta di archiviazione da parte del gip e un rigetto di istanza di custodia cautelare, due anni fa, da parte del Tribunale del Riesame, a luglio 2013 il gip di Imperia, Massimiliano Botti, ha disposto l’udienza preliminare opponendosi alla richiesta di archiviazione del pm Maria Antonia Di Lazzaro.
Renato Cusino, difeso dagli avvocati Mario Leone e Giovanni Musso, è l’unico indagato, in quanto risulta essere stato l’ultimo a vedere Migliorero prima della scomparsa.
Il 16 luglio scorso, a margine dello stesso procedimento, il giudice aveva ascoltato per circa un’ora e mezza la testimonianza di Pancrazio Chiruzzi (meglio conosciuto come il “solista del khalasnikov”). Gli inquirenti, tuttavia, ritengono che Migliorero, unitamente ad altre sei persone (tra cui Chiruzzi) facesse parte del commando che mise a segno la rapina al furgone portavalori della Sefi, avvenuto il 17 agosto del 1998, in via De Nicolay, a Genova, con bottino di 6,5 miliardi di vecchie lire. Non si esclude che la sua scomparsa possa essere legata anche a questo fatto criminoso.