Ramadan Tahiri, ex candidato consigliere comunale del M5S Imperia, nel cda dell’Ast a Imperia

L’AST è una società dell’AMAT che come tutti sanno è una partecipata del Comune che ne risulta essere l’azionista di maggioranza. Tra i neoeletti nel cda ci sarà un giovane avvocato, capace e  preparato, già in lista come candidato nelle comunali del 2013 del  Movimento 5 Stelle di Imperia, Ramadan Tahiri, Andi per gli amici.

Il Movimento 5 Stelle è molto soddisfatto,  per la prima volta sarà  consentito ad un normale cittadino, estraneo agli inciuci di palazzo, di entrare in una delle tante stanze dove per anni si sono riuniti scafati marpioni a spartirsi il pane e il companatico se non persino le briciole e gli avanzi dei generosi banchetti a spese dei cittadini. 
Il MoVimento 5 Stelle di Imperia non si è con questo adeguato all’andazzo dei soliti politicanti lanciandoci a caccia di poltrone,  

lo scopo è quello di controllare e verificare che ogni organismo pubblico che impiega il denaro dei cittadini si comporti sempre e  

comunque al servizio e nell’interesse dei cittadini. Ora, con un  cittadino convinto della bontà dei nostri principi all’interno di parte degli ingranaggi amministrativi, sarà perlomeno più complicato, per coloro che confondono il bene pubblico con quello privato,  

continuare indisturbati nel loro maldestro operato.

Il nostro compito , e lo diciamo da sempre, è vigilare, controllare e denunciare tutto ciò che va contro l’interesse del cittadino; e per  

farlo è necessario essere presenti nei posti che ti consentono di farlo.

Fatti concreti, questo è quello che abbiamo fatto e che ci  impegniamo a fare. Vogliamo ricordare a  tutti i cittadini che i  nostri due consiglieri comunali del M5S di Imperia, Cara Glorio e Antonio Russo, non si sono messi in tasca neanche un centesimo dei  soldi dei cittadini, i loro primi gettoni di presenza sono stati già  impiegati per acquistare un defibrillatore donato alla Croce Rossa; e  non ci pare che siano molti i consiglieri comunali che si stiano comportando allo stesso modo.

Ramadan Tahiri, futuro membro del cda dell’AST, ha già preso  posizione in merito, rinuncerà al compenso a lui spettante per  

l’incarico, e non perché può permettersi simile rinuncia, ma perché è convinto che in tempi di vacche magre tutti dobbiamo rinunciare a  qualcosa, in particolar modo coloro che ricoprono ruoli  finanziati con i soldi dei cittadini.