Polizia in agitazione contro il blocco degli stipendi: domani AGITAZIONE e donazione del sangue

22 settembre 2014 | 12:55
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Polizia in agitazione contro il blocco degli stipendi: domani AGITAZIONE e donazione del sangue
Polizia in agitazione contro il blocco degli stipendi: domani AGITAZIONE e donazione del sangue
Polizia in agitazione contro il blocco degli stipendi: domani AGITAZIONE e donazione del sangue
Polizia in agitazione contro il blocco degli stipendi: domani AGITAZIONE e donazione del sangue

Clamorosa protesta in tutti gli uffici e reparti della città di Imperia, domani (23 settembre), dalle 11 alle 14, con astensione dal lavoro, auto convocazione in assemblea sindacale e donazione di sangue

I sindacati autonomi del comparto sicurezza e soccorso pubblico Sap, sappe, Sapaf e Conapo, riuniti nella Consulta Sicurezza (il maggior organismo di categoria per numero di iscritti), denunciano la drammatica situazione retributiva, logistica e organica del personale in divisa e annunciano una clamorosa protesta in tutti gli uffici e reparti della città di Imperia, domani (23 settembre), dalle 11 alle 14, con astensione dal lavoro, auto convocazione in assemblea sindacale e donazione di sangue.

IL COMUNICATO

"CI TOLGONO IL SANGUE: MEGLIO DONARLO"

Con questo slogan il Sindacato Autonomo di Polizia, il giorno 23 Settembre p.v. protesterà in tutte le città d’Italia, a Imperia davanti alla Questura, e dalle ore 11,00 alle ore 14,00 ci riuniremo in assemblea sindacale per discutere sul “Blocco Stipendiale” per la categoria, ormai dal 2010. Inoltre, nella stessa giornata, personale volontario potrà anche effettuare donazioni di sangue, come gesto di solidarietà verso i cittadini, presso il servizio ematologico e trasfusionale dell’Ospedale di Imperia. Donazione per esprime con forza il proprio dissenso nei confronti di una politica della sicurezza scellerata, che abbandona i propri servitori in divisa al loro destino.

Doniamo l’ultimo sangue che c’è rimasto per spiegare alla gente che il comparto sicurezza è ormai al collasso.
Da troppo tempo il Comparto Sicurezza di questo paese subisce tagli indiscriminati di risorse, e quindi di mezzi, di uomini e di stipendi.

Noi non pretendiamo il rinnovo del contratto, sebbene lo auspichiamo perché altresì fermo al 2009, ma rivendichiamo con forza il diritto di essere retribuiti secondo qualifica e funzione già maturate e non percepite dal lontano 2010.
Somme, a cui hanno diritto gli appartenenti alla FF.PP per effetto di una norma del 1987 (D.P.R. n. 266/1987), la cui percezione è legata alla qualifica (grado) e alla funzione svolta.

Non una richiesta di aumento contrattuale, come invece questo Governo vuole far apparire, perché in difficoltà!
Ma una ragionevole rivendicazione di diritti economici sottratti forzatamente da un governo di centro destra per gl’anni 2010/2011. Reiterato dal governo Monti e Letta per gli anni 2012/2014 con scadenza a dicembre 2014. Perciò in realtà, quello che stiamo chiediamo all’attuale Presidente del consiglio RENZI, è di non REITERARE ulteriormente questa ingiusta “TASSA” di circa 4000 euro medi annui, che colpisce così fortemente gli stipendi delle donne e degl’uomini in divisa e le nostre future e già misere pensioni contributive.
Insomma un vero e proprio salasso, che è diventato per noi inaccettabile, che colpisce direttamente le nostre famiglie e i nostri figli.
Soprattutto in una provincia come Imperia, statisticamente riconosciuta tra le città con costi delle abitazioni e degli affitti tra le prime 10 più care d’Italia.
Noi professionisti della sicurezza, obbligati a conoscere a memoria leggi, regolamenti e codici, soggetti alla doppia responsabilità sia civile che penale, pagati con stipendi non commisurati all’effettivo incarico.
Nulla valgono i recenti annunci di alcuni Ministri che affermano siano stati trovati accordi per lo sblocco. Semplicemente perché si trattano di Twitt e “fumose” dichiarazioni a mezzo stampa, a volte anche in contraddizione tra loro. Poi non ci pare che sia stato siglato formalmente un “accordo” per lo sblocco con qualsivoglia organismo di rappresentanza! Questi, oggi, sono i FATTI!!!

PERTANTO PENSIAMO SIA:

• urgente e non più procrastinabile che questo Governo si decida a riportare gli stipendi dei Poliziotti secondo il diritto vigente e senza sperequazioni;

• improrogabile che questo Governo si decida a riportare ad un giusto livello di sicurezza il nostro paese e la nostra città;

• E’ ASSOLUTAMENTE INDIFFERIBILE CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MANTENGA FEDE ALLA DISPONIBILITA’ DI UNIFICAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA.

• Meno tasse + Sicurezza: unifichiamo le forze di polizia in Italia. E’ la nostra proposta al Governo dall’aprile di quest’anno e che potrebbe produrre solo inizialmente, con il semplice accorpamento di sale operative, mense, poligoni, autocentri, magazzini per la logistica e l’armamento, centri d’acquisto e via dicendo, risparmi per oltre 5 miliardi di euro. Per questo abbiamo creato, un sito dedicato ad una petizione con raccolta di firme online (www.poliziaunita.it) che ad oggi ha raccolto più di 20.000 sottoscrizioni.

NON È IMMAGINABILE GARANTIRE SICUREZZA IN PROVINCIA CON:

• personale che sfiora l’età media dei 50 anni;

• oltre il 30% di organico in meno;

• mancanza di auto/motomezzi, perché non ci sono fondi;

• poliziotti che non riescono a sostituire la divisa logora perché non ci sono uniformi per tutti o ancora più grave, per i colleghi di nuova assegnazione alle Volanti e alla Stradale, la mancanza della neo divisa operativa per operatore di volante e della specialità;

• assenza di idonee strutture per il Comm.to di Ventimiglia;