Malattia da stress per 7 operai di Colette Ozotto dopo i sigilli al Lotto 6. Molti pronti a lasciare

11 settembre 2014 | 10:06
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Malattia da stress per 7 operai di Colette Ozotto dopo i sigilli al Lotto 6. Molti pronti a lasciare
Malattia da stress per 7 operai di Colette Ozotto dopo i sigilli al Lotto 6. Molti pronti a lasciare
Malattia da stress per 7 operai di Colette Ozotto dopo i sigilli al Lotto 6. Molti pronti a lasciare
Malattia da stress per 7 operai di Colette Ozotto dopo i sigilli al Lotto 6. Molti pronti a lasciare

“Ma il problema è un altro: trattandosi di escavatoristi di professione, molti di lavori si stanno guardando attorno e con i venti di tempesta che tirano, è facile che abbandonino questo posto per recarsi altrove…”

Sette dipendenti su dieci della discarica di Collette Ozotto (tra Taggia e Sanremo) sono in malattia da stress, da ieri, e lo rimarranno per almeno altri 6 giorni. Ad annunciarlo è Carlo Ghilardi amministratore della Idroedil, la ditta che gestisce il sito di smaltimento provinciale dei rifiuti.

All’origine della malattia: gli ultimi sviluppi giudiziari, con il sequestro parte della magistratura dell’area destinata alla realizzazione del Lotto 6 – inchiesta che vede tre persone indagate per falso ideologico – che avrebbe garantito il lavoro agli operai anche nel 2015, quando gli altri siti saranno ormai saturi.

"Faremo il possibile per garantire il servizio – afferma Ghilardi – chiedendo in prestito qualche operaio da altre ditte o assumendone dei nuovi, part time, per questo periodo. Ma il problema è un altro: trattandosi di escavatoristi di professione, molti di lavori si stanno guardando attorno e con i venti di tempesta che tirano, è facile che abbandonino questo posto per recarsi altrove. Alcuni, ho saputo, che potrebbero andare a lavorare al Terzo Valico e per noi la situazione si complica".

Domani, nel frattempo, è prevista la visita di una delegazione di parlamentari del Movimento 5 stelle e viene data quasi per certa anche la presenza del leader, Beppe Grillo. "Sono tre anni – conclude Ghilardi – che stiamo portando avanti uno studio per un project financing per realizzare, in regione Colli, un Impianto Tecnologico a Rifiuti Zero, ma finché la Provincia non dichiarerà questo progetto "di pubblica utilità", noi restiamo fermi e non possiamo proseguire".