Malato di tumore chiede pensione di accompagnamento: la pratica si smarrisce e lui muore

29 settembre 2014 | 09:24
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Malato di tumore chiede pensione di accompagnamento: la pratica si smarrisce e lui muore

Passano i mesi e quella pratica va perduta nel fondo di qualche cassetto dell’Inps. Intanto le condizioni di Antonio peggiorano e una settimana fa circa, il suo cuore ha cessato di battere

Un pensionato di 86 anni, Antonio Verrando, di Bordighera, che nel 2011ha presentato – tramite la propria figlia – domanda di accompagnamento all’Asl, in quanto malato di tumore con metastasi è nel frattempo morto, senza ottenere la pensione naturalmente, la cui domanda è rimasta a dormire in un cassetto ed oggi la figlia, attraverso il Centro per il Disagio Sociale chiede giustizia.

Passano i mesi e quella pratica va perduta nel fondo di qualche cassetto dell’Inps. Intanto le condizioni di Antonio peggiorano e una settimana fa circa, il suo cuore ha cessato di battere. Una vicenda che sicuramente farà riflettere, oltre che discutere, venuta a galla solo grazie all’impegno del Centro del Disagio Sociale, di Imperia, che al termine di una scrupolosa attività di indagine (diciamo pure così) è riuscito a dissotterrare quella domanda, anche se ormai è troppo tardi.

Ma attenzione, gli eredi di Antonio, e in primis la figlia, vogliono andare fino in fondo ed hanno già annunciato, attraverso il presidente del Centro, Antonio Rebaudo, l’intenzione di richiedere ed ottenere ugualmente quella pensione di accompagnamento. Non solo per motivi di giustizia, ma anche per coprire – seppur parzialmente – le spese sostenute per curare ed assistere il pensionato.