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IntegrAbili, pomeriggio al mare con pinne, maschere e boccaglio: snorkeling e biologia marina

17 settembre 2014 | 14:02
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IntegrAbili, pomeriggio al mare con pinne, maschere e boccaglio: snorkeling e biologia marina

Dopo una lezione teorica svolta nel mese di giugno ed un piccolo ripasso direttamente in spiaggia, un folto gruppo di ragazzi con disabilità e non, poichè la Polisportiva IntegrAbili favorisce una partecipazione condivisa alle varie attività proposte

Anche i ragazzi della Polisportiva IntegrAbili e Angsa sono stati coinvolti nel progetto per lo studio della biologia marina della nostra fascia costiera proposto dal Centro di Educazione Ambientale del Comune di Imperia  in collaborazione con l’Asd Informare e finanziato dalla Regione Liguria.

Dopo una lezione teorica svolta nel mese di giugno ed un piccolo ripasso direttamente in spiaggia, un folto gruppo di ragazzi con disabilità e non, poichè la Polisportiva IntegrAbili favorisce una partecipazione condivisa alle varie attività proposte, in un’ottica di integrazione, ha vissuto l’esperienza diretta di poter ammirare “dal vivo” la bellezza dei fondali marini.

La piccola insenatura presso Marina di Capo Nero, ad Ospedaletti, si è dimostrata molto interessante dal punto di vista naturalistico ed ha offerto un suggestivo scenario di osservazione.  L’attività si è svolta nel pomeriggio del 29 agosto; per molti ragazzi era la prima volta, l’esperienza è stata molto significativa ed entusiasmate per tutti regalando emozioni che solo il contatto col mare può dare.

La Polisportiva IntegrAbili ringrazia il CEA di Imperia per aver pensato e rivolto anche alla disabilità il progetto, l’ Asd Informare per l’ottima organizzazione della giornata ed il supporto tecnico, la Sig.a Carlotta Forni Cangiotti, amministratrice dello stabilimento balneare di Capo Nero, per l’accoglienza e l’ospitalità ai ragazzi, e gli istruttori di nuoto Davide, Marcella e Paola che hanno affiancato in acqua i ragazzi. “Siamo fiduciosi che iniziative di questo genere, che sono molto importanti per i nostri ragazzi, possano ancora ripetersi in futuro per un mare davvero “senza barriere”.