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Impossibile stabilire l’orario dell’EVASIONE DAL CARCERE/ giudice dispone sopralluogo

29 settembre 2014 | 16:10
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Impossibile stabilire l’orario dell’EVASIONE DAL CARCERE/ giudice dispone sopralluogo

Tre, in totale, gli imputati. Oltre all’evaso, anche due operatori della polizia penitenziaria di Imperia (questi accusati di omissione colposa): Elia Lonardo, agente scelto e Felice Serafino, assistente capo

Il got Sonia Anerdi di Imperia ha disposto un sopralluogo (fissando la data al 2 febbraio 2015), al processo per l’evasione dell’immigrato tunisino Farah Ben Faical Trabelsi, di 38 anni, avvenuta, il 7 luglio del 2009, dal carcere di Imperia. Oggi, nel corso di una nuova udienza, è stata ascoltato l’ultimo teste, il maresciallo dei carabinieri di Imperia, che si occupò delle indagini, secondo il quale risulta impossibile stabilire l’ora esatta dell’evasione, visto che il computer, la macchina per timbrare i cartellini e le telecamere (quest’ultime anche con uno scarto di venti e quaranta minuti) davano tutti orari diversi.

Senza contare che gli stessi orari vennero rilevati nove giorni dopo l’accaduto, col rischio che qualcuno avesse potuto, nel frattempo, manomettere i vari sistemi.

Tre, in totale, gli imputati. Oltre all’evaso, anche due operatori della polizia penitenziaria di Imperia (questi accusati di omissione colposa): Elia Lonardo, agente scelto e Felice Serafino, assistente capo. I due poliziotti, secondo l’accusa del pubblico ministero Alessandro Bogliolo non avrebbero prestato le dovute attenzioni nel sorvegliare i detenuti e nel controllare le apparecchiature anti-evasione del piccolo penitenziario imperiese.

Il sopralluogo servirà per esaminare i dettagli dell’evasione. Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati Eminio Annoni e Mario Leone.