Il caso del maneggio di Ventimiglia. La titolare: “Siamo in regola. Nessun abusivo qui dentro”

15 settembre 2014 | 13:06
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Il caso del maneggio di Ventimiglia. La titolare: “Siamo in regola. Nessun abusivo qui dentro”

Le norme di sicurezza sono sempre state rispettate, né persone, né animali, hanno mai corso alcun rischio

Prendo atto di quanto dichiarato dal Sig. Ballestra Gianni, ma a smentire il tutto confermo che i cavalli di nostra proprietà e tutti quelli che hanno soggiornato nel centro hanno sempre goduto di un ottimo trattamento alimentare e gestionale ( box ect..), il tutto confermato anche da un controllo a “sorpresa” dell’ASL. All’inizio della gestione ho dovuto collaborare mesi con l’Asl affinché tutto risultasse in ordine, dopo aver riscontrato gravi errori e mancanze emerse dalla precedente gestione.

La parola abusivi non è propriamente corretta, in quanto, sia come persone, sia come associazione sportiva dilettantistica, non ci siamo appropriati di nulla senza un percorso storico che potesse presupporre e giustificare la nostra presenza nel terreno in oggetto.

Specifico che la Scuderia Valroya ha sempre avuto il codice fiscale aziendale proprio. Il codice di stalla , invece, intestato alla cooperativa denominata Coopera Onlus. Riguardo a quest’ultimo abbiamo chiesto più e più volte di chiudere il codice e riaprirne uno nuovo ma non è mai stato possibile a causa di incomprensioni e problematiche tra A.S.L e Coopera . E’ giusto comunque sapere che la suddetta Coopera non ha mai riscontrato problemi o difficoltà nell’uso ,da parte nostra, di tale codice.

Le norme di sicurezza sono sempre state rispettate, né persone, né animali, hanno mai corso alcun rischio.
Discorso F.I.S.E : bisognerebbe sapere che la F.I.S.E Liguria da gennaio 2014 non ha mai rilasciato alla Scuderia Valroya l’affiliazione pretendendo sempre e unicamente il contratto di locazione, contratto promessoci molte volte nel corso di questi mesi dal Sig. Ballestra, dopo la scadenza del primo contratto stipulato con il Consorzio IL SEME.

Il Consorzio IL SEME aveva in gestione il maneggio in questione e questo a sua volta percepiva l’affitto dalla scuderia Valroya (avendo quest’ultima un contratto di comodato d’uso economico con il Seme); tutte le competenze erano della Scuderia Valroya.

Dopo circa un anno IL SEME , abbandona il progetto e chiude ogni contratto, compreso il nostro. Scopriamo solo ultimamente che tra il Seme ed il sig.r Ballestra c’è un accordo per cui viene lasciata in comodato d’uso la sola struttura della scuderia e di questo non ne comprendiamo il senso, non facendone nessun uso, non facendo parte dell’associazione e non essendo mai venuti al centro).

Abbiamo chiesto subito e continuamente di poter rilevare la gestione direttamente con il Sig. Ballestra, il quale è da sempre stato d’accordo, ci ha promesso verbalmente il contratto di affitto e successivamente la vendita, con l’accordo verbale di portare in essere alcune migliorie che , di fatto, sono state eseguite esclusivamente di tasca nostra e della mia famiglia. ( testimonianze, cifre e percorsi verrano mostrati , in caso, nelle sedi adeguate).

Specifico che la struttura, nata , se non sbaglio, intorno al 2008, era sorta anche con aiuto economico e convenzoni del Comune Di Ventimiglia, a scopo terapeutico per le persone diversamente abili e come appoggio e sostegno per i ragazzi della casa famiglia Spes, progetto che non è quasi mai stato vissuto se non nel primo breve periodo.
Cauro Daniele, nella qualità di Presidente dell’associazione e Calà Mariarita, tesoriera e portavoce sono arrivati ben cinque anni dopo, creando questa nuova associazione dilettantistica e della giusta convenzione rilasciata dal Comune , purtroppo, si sapeva solo vagamente qualcosa.

Dichiaro che abbiamo sempre agito in buona fede, con l’intento di portare alla luce e ricostruire un’impronta socialmente utile, senza mai anelare a fini commerciali ricevendo, in cambio, dispetti, diffamazioni, telefonate anonime ed entrando in un contesto che non ci saremmo mai aspettati.
Preciso che ogni socio dell’associazione sportiva Valroya, dall’uscita del SEME è sempre stato coperto da assicurazione personale Zurich, stipulata dall’associazione stessa.

Gli ambienti sono in totale sicurezza con norme anti incendio, gli estintori vengono controllati regolarmente e alla richiesta di controllo , i vigili del fuoco di Imperia ,ci hanno comunicato che non avendo attrezzi e macchinari che producono fiamme libere , non era necessaria da loro alcuna certificazione scritta.

Ritorno un attimo sul tema affiliazione : prendendo informazioni , constatando le promesse mancate riguardo un regolare contratto, chiarisco una volta per tutte che non è obbligatoria l’affiliazione alla FISE! quindi ho provveduto ad inoltrare la richiesta ad altro ente facente parte del CONI con esito positivo, mantenedo così la possibilità di avere istruttori federali. E’ stato creato nuovo codice fiscale , nuovo nome per il maneggio e per l’associazione nella speranza di abbandonare il passato e creare un nuovo importante, serio e costruttivo progetto, in modo da rientrare nella possibilità reale di poter essere di aiuto, sia per i ragazzi disabili che che per tutti coloro che amano l’equitazione , condividendo insieme il tempo trascorso nel centro, così impariamo tutti e sottolineo tutti ad eliminanare le barriere architettoniche più grandi, quelle dentro di noi.

Parliamo ora dell’AIGA :
Il direttore e il tecnico di turno hanno dichiarato verbalmente che la chiusura dell’acqua è stata predisposta dal proprietario dei terreni, tant’è vero che non si sono limitati a sospendere o recidere il contratto ma hanno asportato completamente i contatori . Nessuno, comunque, ha inviato avvisi, pur sapendo della nostra presenza e della presenza dei cavalli, mettendoci in difetto e non dandoci la possibilità di porre rimendio. Ricapitolando; l’AIGA dice di aver ricevuto l’ordine dal sig.r Ballestra giovedì 04/09/2014, il sig.r Ballestra dice sulla rivera 24 che l’ordine lo ha dato il SEME, presumo nella persona del presidente, ora, chiunque sia stato poco importa ma dimostra il fatto che qualcono mente.
Approfitto per ringraziare immensamente la protezione civile di Ventimiglia e lo stesso Comune nella persona del Sindaco, assessori e consiglieri per la comprensione, grazie per il prezioso gesto nella tutela dei cavalli ; le questioni personali passano e, anzi, devono passare in secondo piano, di questo ve ne siamo grati. Ringrazio anche i vigili del fuoco di Ventimiglia per i preziosi consigli e l’ascolto , il corpo della forestale per il professionale e accurato controllo.

Non potremmo mai far qualcosa che possa nuocere ai cavalli, in quanto riteniamo ogni essere vivente degno di amore, tutela e rispetto, questo non solo per il caso presente ma come consapevole e presente filosofia di vita. Per chi non lo sapesse è intervenuto il veterinario dell’ASL di Bussana su nostra richiesta, rilasciando relazione a riguardo, avvertendo che è proibito usare l’acqua del fiume per abbeverare i cavalli. Ringrazio chi ha elargito determinati consigli anche sul web ma rispondo che non ho mai preso in considerazione codesta soluzione proprio per rispettare le norme igienico-sanitarie, nonché legali dichiarate dal professionista in questione.

Sappiate comunque che ho fatto ogni cosa onestamente possibile per non causare problematiche ai nostri cavalli con coscienza e volontà anche se non nascondo la forte preoccupazione del momento. Per tutto il resto, compresi i commenti fuori luogo di terze persone, sparuto gruppo ormai conosciuto da tempo, che si arrogano il diritto di vantare una qualche verità assoluta, preferisco lasciare andare, dal momento che lasciano il tempo che trovano e non portano a nulla di costruttivo.

Confermo che nessuno vuole impadronirsi gratuitamente di nulla, chiediamo solo la tempistica adatta e le giuste modalità per concludere la situazione in essere, senza però far correre rischi ai cavalli e senza magari far morire tutte le piante trapiantati da noi nel terreno, togliendo appunto un bene indispensabile e vitale come l’acqua, acqua tra l’altro pagata sempre dalla sottoscritta e non dal SEME o Ballestra
Se il Sig.Ballestra Gianni preferisce definirsi “vittima” è nelle sue facolta e nei suoi diritti. Personalmente preferisco rimanere ferma sulla mia onestà e sulla volontà presente di tutta la nostra associazione sportiva nel voler portare avanti il progetto già antecedentemente spiegato ( progetto già presentato in comune) …maltrattato e abbandonato da troppo tempo antecedente il nostro arrivo.

Concordo con il Sig. Ballestra quando dice che la città di Ventimiglia ha perso un importante opportunità ( anche se lo stesso ha avuto circa sei anni di tempo per realizzarla ) ma mi permetto di corregge il verbo : “stava perdendo “ perchè è nelle nostre intenzioni portare a termine questa opportunità! Ovunque sia il luogo più adatto. Ringrazio tutti per le numerose telefonate di sostegno che stiamo ricevendo. Confidiamo nelle giuste presenze e in qualsiasi sereno aiuto.

In fede,
Mariarita Calà