Guerra dei decibel a Bordighera: salta concerto della tribute band degli “883” al Buga Buga
L’esibizione non si terrà né nel centralissimo locale di Corso Italia, né altrove, in quanto il Comune non ha concesso l’autorizzazione
E’ saltato, complice gli esposti della cittadinanza – che non vogliono saperne della musica ad alto volume nelle ore serali – il concerto dei “Time Out”, tribute band degli “883”, che avrebbe dovuto esibirsi il prossimo 12 settembre, a Bordighera, chiudendo così il ciclo di quattro concerti organizzati dagli esercenti: Angelo Bincoletto del “Buga Buga” e Alvaro Massacesi di “Le Palmier”.
L’esibizione non si terrà né nel centralissimo locale di Corso Italia, né altrove, in quanto il Comune non ha concesso l’autorizzazione. A consigliare questa strada all’amministrazione, un articolato esposto presentato alla Procura di Imperia, con il quale un gruppo di cittadini lamenta il mancato rispetto dei decibel.
“Essendo concerti che si svolgono con il patrocinio del Comune – spiega il sindaco di Bordighera, Giacomo Pallanca – abbiamo ritenuto di fare questo passo indietro, pur trattandosi di un evento a scopo benefico, il cui ricavato sarebbe stato devoluto all’acquisito di un nuovo defibrillatore. Abbiamo proposto altre location ai due imprenditori, ma non crediamo che accetteranno. Ci dispiace per loro e per i cittadini che sicuramente avrebbero gradito questo concerto. “Ho chiamato l’agenzia romana del gruppo e ho disdetto l’ingaggio della band. Dopo due settimane in cui l’evento è stato pubblicizzato al Buga Buga non aveva senso spostarlo – dichiara Massacesi -. Era una band giovane e carina: avrebbe richiamato tanta gente senza dare nemmeno troppo fastidio, visto che avevamo programmato di farli suonare dalle 22 a mezzanotte” Massacesi non pone sotto accusa l’amministrazione comunale, quanto i “soliti” cittadini che “vogliono fare chiudere tutto, a Bordighera”.
Alle parole di Massacesi fanno eco quelle di Bincoletto: “Siamo ridotti all’osso, non possiamo fare più niente di niente. Ci siamo impegnati al massimo per fare qualcosa di carino, animare la città. Certo lo facciamo perchè è il nostro lavoro, ma non abbiamo mai mandato via nessuno: chi non si siede al tavolo e consuma può lo stesso godersi il concerto, anzi è il benvenuto. Così però non ci permettono di lavorare, ci tagliano le gambe”. Nelle settimane scorse si erano già esibiti: la “MerQury Band” (serata tributo ai Queen); la “Jackson Mania” (tribute band di Michael Jackson) e la “Combriccola del Blasco” (tribute band degli 883).