Ex mercenario muore lasciando in eredità dei SERPENTI. La Forestale li porta in allevamento/FOTO
Un delicato intervento che è stato realizzato dagli uomini del Cites, su richiesta della vedova di Delle Fave. C’erano una anaconda e due pitoni
E’ stata presa in capo della Forestale parte della "eredità", costituita da serpenti, molti dei quali aggressivi, lasciata dallo scomparso Roberto Delle fave, 46 anni, di Bordighera, l’ex mercenario nei Balcani (nelle fila dell’esercito croato, morto a fine luglio, dopo una malattia. Terminata la sua carriera come mercenario, Delle Fave si era ritirato in frazione Borghetto, a Bordighera, dove conduceva un allevamento di serpenti e altri animali esotici, molti dei quali particolarmente aggressivi.
L’ex compagna di Delle Fave è riuscita a cedere, con non poca difficoltà, gran parte degli esemplari. Tuttavia le erano rimasti tre serpenti di difficile gestione: una Anaconda gialla "Eunectes notaeus", un Pitone di "Seba Python" sebae e un Pitone "tappeto Morelia spilota".
In relazione alle notevoli dimensioni (circa 3 metri di lunghezza ciascun esemplare) e all’indole particolarmente aggressiva, difficilmente cedibili a persone, specialmente se poco esperte, i forestali hanno dovuto compiere un delicato intervento. Basti pensare che il Pitone di Seba presenta un’indole aggressiva e nervosa e può raggiungere le ragguardevoli dimensioni di 6 metri, che gli consentono il primato di serpente di taglia maggiore per quanto riguarda il continente africano.
L’Anaconda gialla, di origine sudamericana, nonostante risulti di dimensioni inferiori alla “cugina” verde, ne condivide atteggiamento irrequieto e notevole difficoltà di gestione. Tutte e tre le specie sono inoltre sottoposte a legislazione CITES (Convenzione di Washington), all’interno dell’Allegato B – Appendice II, specie per le quali è è regolamentato il commercio e detenzione.
Tuttavia dalla legge sugli animali pericolosi (Decreto Min. Ambiente 19 Aprile 1996) non sono classificate tali, nonostante il pessimo temperamento, affine ad altri quali l’Anaconda verde o il Pitone reticolato, che sono invece inseriti nella lista; il paradosso, quindi, è che dette specie sono liberamente detenibili da chiunque, senza dover dimostrare alcuna esperienza o particolare perizia.
E’ stato così interpellato dalla ex compagna il Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato, il quale nei giorni successivi ha contattato la nuova struttura “Parco Zoo le Maitine” di Pesco Sannita (Benevento), che si è resa disponibile all’affidamento a titolo gratuito degli esemplari in questione.