Bicentenario dei Carabinieri, a Bordighera mostra di vasi greci e magno-greci recuperati dall’Arma

19 settembre 2014 | 09:35
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Bicentenario dei Carabinieri, a Bordighera mostra di vasi greci e magno-greci recuperati dall’Arma
Bicentenario dei Carabinieri, a Bordighera mostra di vasi greci e magno-greci recuperati dall’Arma
Bicentenario dei Carabinieri, a Bordighera mostra di vasi greci e magno-greci recuperati dall’Arma
Bicentenario dei Carabinieri, a Bordighera mostra di vasi greci e magno-greci recuperati dall’Arma
Bicentenario dei Carabinieri, a Bordighera mostra di vasi greci e magno-greci recuperati dall’Arma
Bicentenario dei Carabinieri, a Bordighera mostra di vasi greci e magno-greci recuperati dall’Arma

La selezione dei reperti archeologici è frutto di vari sequestri operati nell’ambito dell’attività di repressione di scavo e commercio clandestini e della loro successiva confisca a chi li deteneva illegalmente

A Bordighera in concomitanza con la 31a edizione delle Giornate Europee del Patrimonio celebra il Bicentenario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri da oggi sino a domenica 21 settembre, dalle10 alle 18, la Fondazione Famiglia Terruzzi Villa Regina Margherita nelle sale del museo, espone vasi greci e magno-greci, concessi dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e recuperati dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova.  

"L’Italia è stato il primo paese al mondo a tutelare i propri beni. Negli anni si è creato un immenso lavoro dei Carabinieri, con un finito database di opere catalogate – ha detto la professoressa Annalisa Scarpa, ideatrice del progetto, in sede di presentazione della mostra  – I Carabinieri negli anni sono riusciti ad ottenere grandi risultati nel recupero di opere d’arte. Questa mostra serve anche per far luce su tutto questo enorme lavoro: non si sa abbastanza quel che c’è sottotraccia, tutto il lavoro che c’è dietro al recupero di questi capolavori. Ci sono dfficoltà nel prestito delle opere che sono in mostra perché per molte c’erano processi penali in corso, si è dovuto attendere la loro conclusione. Quelle in mostra a Bordighera sono 10 opere trafugate da scavi, furti di tombaroli, oggetti risalenti alla Magna Grecia. Sono stati ritrovati magari in case private, dopo essere stati prelevati magari da navi che hanno fatto naufragio sulle nostre coste ed erano finite in case private. Sono opere pregevoli in stato di conservazione eccellente. Oggetti di uso cerimoniale o sacrario, vasi usati per cerimonie. All’estero, in egime di libero mercato, opere di questo tipo potrebbero anche essere valutate anche un milione di dollari. Se noi avessimo dovuto allestire questa mostra senza l’aiuto dei Carabinieri non saremmo statiin grado di coprire le spese per l’assicurazione di queste opere. Per 3 giorni l’ingresso al Museo è ridotto a 4 euro invece che 8 euro. Abbiamo scelto di coinvolgere le scolaresche per avvicinarle al mondo dell’arte e fare in modo che i ragazzi capiscano quanto sia importante il lavoro dei Carabinieri anche in questo ambito. Tra i partecipanti al convegno di domani pomeriggio ci sarà anche Fabrizio Lemme, uno dei più grandi avvocati in Europe di diritto applicato all’arte, un grande collezionista, ha donato a importanti musei parte delle opere che detiene". 

La selezione dei reperti archeologici è frutto di vari sequestri operati nell’ambito dell’attività di repressione di scavo e commercio clandestini e della loro successiva confisca a chi li deteneva illegalmente. Gli oggetti, presumibilmente, corredi tombali provenienti da necropoli della Grecia (Attica) e in particolare dell’Italia Centro-Meridionale (Etruria, Campania, Apulia) sono databili, all’incirca, tra l’età arcaica (VI secolo) e la fine dell’età classica (seconda metà del IV secolo). Nei tre giorni di esposizione il biglietto di ingresso sarà di € 4 per tutti i visitatori, mentre per le scuole, insegnanti e ragazzi fino a 18 anni di età è gratuito.

La mattinata di domani sarà dedicata alle scolaresche e ai visitatori, alle quali il Capitano Salvatore Lutzu, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Genova, e il dottor Luigi Gambaro, della Soprintendenza per i Beni Archeologici, illustreranno agli studenti e ai loro accompagnatori le opere esposte e i vari settori d’attività del comando, lasciando ampio spazio a domande di quanti vorranno intervenire.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, presso la sala esposizioni del museo, si svolgerà una tavola rotonda alla quale parteciperanno alcuni dei nomi più illustri di campi afferenti questo settore, dalla storia dell’arte alla legislazione dei beni culturali, al mercato artistico nazionale ed internazionale: al capitano Lutzu e al dottor Gambaro, già presenti nella mattinata, si affiancheranno infatti, tra gli altri, il professore Fabrizio Lemme, avvocato e noto mecenate; il professore Claudio Strinati, già Soprintendente alla Soprintendenza Speciale per il polo museale romano, dal 1991 al 2009; il professore Nicola Spinosa, già Soprintendente alla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, dal 1984 al 2010; il dottore Carlo Orsi, antiquario e Presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia; il dottor Alfredo Pallesi, antiquario; l’arch. Michelangelo Lupo; il dottore Guido Wannenes, Amministratore delegato della Società Wannenes; la dottoressa Annalisa Scarpa, ideatrice del progetto, e il dottor Marcello Sardelli, direttore della Fondazione, coordineranno gli interventi e il successivo dibattito al quale il pubblico è invitato a partecipare. La tavola rotonda è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.