“Strano che molti rientrino dalle ferie più affaticati di quando erano partiti, però è una realtà”

Marcel Proust afferma una verità sacrosanta: “Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi”
Sta per finire il periodo delle vacanze più gettonato dell’anno. Ci si avvia all’ultimo fine settimana di agosto e, con settembre, si ritornerà ai ritmi soliti di vita. Può sembrare strano che molti rientrino dalle ferie più affaticati di quando erano partiti, però è una realtà. Se questo è il risultato si deve ammettere che c’è stato un errore di impostazione e di programmazione della vacanza stessa, in quanto ad esempio non sono state prese in considerazione tutte le legittime esigenze, privilegiando alcune e trascurando le altre. Marcel Proust afferma una verità sacrosanta: "Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi”. E’ proprio la capacità di far decantare le pesantezze per vedere la vita in un’ottica diversa, più serena e distesa, che concorre a rendere la vacanza un vero riposo, mentre la frenetica ricerca di nuove esperienze, viste come rimedio per dimenticare, aumenta la fatica e la tensione nervosa: è il metodo del “chiodo scaccia chiodo”. Metodo, questo, fasullo perché inadatto a portare un’efficace ventata di novità, che rigenera e rallegra la vita. Se si rimane a questo livello superficiale non si ottiene il riposo rigenerante e gratificante, di cui si ha bisogno. E’ un’esigenza che Gesù stesso riconosce, infatti il Signore si preoccupava che i suoi discepoli avessero un tempo necessario di riposo, invitandoli a mettere da parte tensioni, preoccupazioni e fatiche della vita, sottraendosi anche fisicamente dal pressante contatto della gente: “Venite in un luogo in disparte e riposatevi un po’” (Mc. 6,31), perché rinvigoriti potessero riprendere la loro missione. E’ stolto non accogliere questa indicazione del Signore. Teofane il Recluso ricorda che: “Contemplare e gustare la bellezza di Dio è un’esigenza dello spirito, la sua vita”. Se questo è più difficile nello stress quotidiano, il riposo delle vacanze può facilitarlo. E’ saggio tenerlo presente.
DON GIACOMO SIMONETTI