Soldano, San Biagio e Perinaldo raggiungono la metà della percentuale prevista per legge

2 agosto 2014 | 12:54
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Soldano, San Biagio e Perinaldo raggiungono la metà della percentuale prevista per legge

Mancato raggiungimento da parte dei comuni di San Biagio della Cima, Soldano e Perinaldo degli obiettivi stabiliti per legge in matetria di raccolta differenziata dei rifiuti

Il presupposto del presente comunicato e’ costituito dalla scarsa attenzione prestata dalla buona parte dei Comuni ricadenti nella Val Verbone (e non solo) al tema della raccolta differenziata, che pure, a livello legislativo, costituisce sia un obiettivo programmatico che un obbligo di legge per le amministrazioni locali.
Tale scarsa attenzione si può verificare dalla semplice analisi dei risultati della raccolta comunicati dai Comuni alla Regione e da questa annualmente approvati con Delibera di Giunta regionale (DGR).
La normativa di riferimento in materia di rifiuti è costituita dal D.Lgs. 152/2006 "Codice dell’Ambiente" e successive modifiche. In particolare, l’art. 205 del D.Lgs. 03/04/2006 N. 152 ribadiva che in ogni ambito territoriale ottimale dovesse essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti:
a) almeno il trentacinque per cento entro il 31 dicembre 2006;
b) almeno il quarantacinque per centro entro il 31 dicembre 2008;
c) almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre 2012.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi fissati dalla legge, era prevista un’addizionale del 20% al tributo dovuto per il conferimento.
Con lo stesso obiettivo, il conferimento dei rifiuti in discarica era stato, inoltre, gravato, ex art 40 della L.R. Liguria 21 giugno 1999 n. 18. ad un onere di 0.008 euro al kg.
Un onere ulteriore, per il conferimento dei suddetti rifiuti, veniva previsto dall’art 7 del D.Lgs. 13 gennaio 2003. n. 36 per il pretrattamento dei rifiuti, e il relativo importo veniva fissato dalla Giunta regionale ligure in 0.01 euro al Kg.
Le percentuali di raccolta differenziata dichiarate dai Comuni di San Biagio della Cima, Soldano e Perinaldo si mantengono, per tutto il periodo compreso tra il 2006 e il 2013, largamente al di sotto dei mimmi legislativamente stabiliti.

Anno 2007 – San Biagio: 11,02%, Soldano: 19,64%, Perinaldo: 22,32%.
Anno 2008 – San Biagio: 18,50%, Soldano: 28,12%, Perinaldo: 29,36%.
Anno 2009 – San Biagio: 18,16%, Soldano: 29,24%, Perinaldo: 24,17%.
Anno 2010 – San Biagio: 12,91%, Soldano: 28,25%, Perinaldo: 25,54%.
Anno 2011 – San Biagio: 18,62%, Soldano: 30,07%, Perinaldo: 23,48%.
Anno 2012 – San Biagio: 22,78%, Soldano: 35,27%, Perinaldo: 23,60%.
Anno 2013 – San Biagio: 25,6%,   Soldano: 36,2%,   Perinaldo: 26,4%.

Pare più che evidente che i succitati Comuni non hanno raggiunto le soglie minime di legge, (cosi come l’ATO di cui fanno parte) non abbiano rispettato né le percentuali richieste alle scadenze del 2006 (35% di raccolta differenziata), né quelle del 2008 (65% di raccolta differenziata) e successive annualità, con la presunzione, a parere di chi scrive, di aver omesso anche il relativo controllo.
Il mancato rispetto delle disposizioni normative e il raggiungimento di soglie di raccolta differenziata sensibilmente inferiori a quelle previste dall’art. 205 del D.Lgs. 152/06, ha comportato, a carico dei comuni sopra indicati della Val Verbone, il pagamento di oneri aggiuntivi per il conferimento in discarica del materiale che avrebbe dovuto essere destinato alla raccolta differenziata, arrecando un consistente danno patrimoniale alle casse dell’Ente e, di conseguenza, un aumento consistente sulle tariffe dei rifiuti applicate ai cittadini. 
Alcuni Comuni, inoltre, hanno incassato dalla Regione contributi premiali, nonostante non abbiamo raggiunto le percentuali Obbligatorie previste dalla Legge. Inoltre hanno anche speso denaro pubblico per ottenere le certificazioni ambientali: oltre il danno (erariale), anche la beffa per i cittadini.
A giudizio di chi scrive, competeva ai Sindaci, agli assessori in carica e ad eventuali Dirigenti o Responsabili dei servizi, nei periodi di riferimento, in quanto diretti e primi responsabili delle amministrazioni comunali, attivare i propri poteri di indirizzo e controllo sugli uffici al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi legislativamente previsti (e, in difetto, sanzionati).
In caso di omissioni competeva alla Provincia l’esercizio dei poteri di controllo ed eventualmente sostitutivi. Ricordiamo che la Corte dei Conti della Liguria, nell’anno 2013, ha sanzionato sia gli Amministratori che la ditta affidataria della gestione dei rifiuti di un Comune del Levante ligure proprio per non aver raggiunto le percentuali minime sopra indicate.
Il Meetup “Amici di Beppe Grillo di San Biagio della Cima e della Val Verbone” invita vivamente gli Amministratori interessati a procedere immediatamente nel promuovere la strategia “Rifiuti Zero”, visto le problematiche urgenti che interessano i singoli Comuni e la stessa Provincia di Imperia, dove la Magistratura e la Questura sono già intervenute sulla Discarica di Collette Ozotto – tra Sanremo e Taggia – e dove il Movimento 5 Stelle, già da anni, sta affrontando una dura lotta. Il Meetup “Amici di Beppe Grillo di San Biagio della Cima e della Val Verbone” è disponibile a presentare alle Amministrazioni locali il proprio progetto affinché si risolva definitivamente questo annoso problema.
Qui di seguito potrete analizzare la relazione completa relativa alla problematica dei rifiuti. I cittadini hanno l’obbligo di attivarsi, perché riguarda il nostro Ambiente e non dobbiamo favorire la realizzazione di discariche (o inceneritori), che creano solo danni ambientali, danni alla salute delle persone e profitti per le mafie. 

Gli Amici di Beppe Grillo di San Biagio della Cima e della Val Verbone
http://www.meetup.com/SanBiagiodellaCima-BeppeGrilloMeetup/messages/boards/thread/45565722