Progetto Ventimiglia, la tematica mense, in risposta al discorso programmatico del Sindaco

“Circa la tematica mense, in risposta al discorso programmatico del Sindaco, come Progetto Ventimiglia vogliamo esprimere le seguenti considerazioni…”Deborah Murante (Responsabile Politiche scolastiche di Progetto Ventimiglia)
"Circa la tematica mense, in risposta al discorso programmatico del Sindaco, come Progetto Ventimiglia vogliamo esprimere le seguenti considerazioni: Il problema principale, ora, delle mense è il costo ormai divenuto troppo elevato. Per la situazione economica di oggi 82 euro ogni 20 giorni pesano e quindi la scelta più facile in aumento negli ultimi 2 anni è la rinuncia alla mensa alle scuole medie ovviamente o è l’ipotesi di genitori che si sacrificano alle 12,30 per la scuola primaria ad andarli a prenderli, farli mangiare e riportarli. L’aggiunta di un ipotetico biologico (neanche quello ha funzionato in passato) o di altri servizi non avrà molto successo soprattutto in questo momento di crisi. E a maggior ragione con il problema che si aggiungera’ l’anno prossimoquando non ci sara’ piu’ la domanda x il rimborso delle mense e del trasporto.
Questo che è nato come servizio per le famiglie è ormai diventato un servizio di lusso che in molti non si possono più permettere. Negli anni i controlli mensa sono stati gestiti essenzialmente dal gruppo del Comune, l’Associazione Genitori al momento dell’aumento si è messa in prima linea e aveva il permesso di andare nella cucina a sorpresa a fare i controlli e anche nelle scuole, in seguito si poteva andare a fare il controllo mensa solo con loro, quindi con preavviso, per quale motivo? L’appalto alla ditta viene sempre rinnovato senza una gara d’appalto per lo meno chiara. Questo è un punto che come Progetto Ventimiglia chiediamo di discutere con i Consiglieri e da gestire sempre in maniera molto trasparente. Rimaniamo sempre comunque dell’idea, e ne avremo tutti conferma all’inizio dell’anno scolastico, che la percentuale dei ragazzi che mangeranno a scuola sarà molto bassa. Inoltre spesso il cibo avanza e purtroppo la distribuzione dei pasti avanzati
dalla mensa è assolutamente vietata a qualsiasi ente o associazione. Troviamo tantopiù illogico che i pasti avanzati non vengano destinati al canile invece, dato che ne avrebbero bisogno (un tempo lo si destinava, poi come al solito altri enti si sono lamentati e così hanno preferito buttare kg di roba nella spazzatura); se però ci fosse un’ordinanza del Sindaco di destinare pasti intatti alla Caritas e il restante al canile è probabile che anche i genitori sarebbero più contenti.
Allora, ci chiediamo, perchè non puntare sull’orario prolungato come fanno in molti comuni della nostra Provincia, scuola fino alle 14,00 con due merende e risolviamo tutti i problemi che negli ultimi anni non hanno fatto altro che peggiorare? E ciò per due motivi: uno è che i ragazzi arrivando a casa alle 16,30 non hanno molto tempo per fare sport o una vita d’integrazione oltre la scuola, secondo perchè i rientri non servono a niente se non ai genitori che non sanno dove mettere i figli, i quali non possono più fare lezione dopo le 14,00, sono irrequieti, 8 ore di lezione non sono poche a quell’età."
Deborah Murante
Resp. Politiche scolastiche di Progetto Ventimiglia"