Il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine

30 agosto 2014 | 15:13
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Il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine

La situazione di degrado generata da comportamenti che vanno dall’accattonaggio ad atti poco edificanti in spazi pubblici

Durante la seduta del Consiglio Comunale del 28 agosto scorso, ho chiuso il mio intervento sull’ordine del giorno rispetto alla situazione di degrado generata da comportamenti che vanno dall’accattonaggio ad atti poco edificanti in spazi pubblici da parte di soggetti spesso senza fissa dimora, dicendo che con il Partito Democratico sicuramente io non riesco a parlare la stessa lingua. L’articolo della segreteria locale del PD mi fa aggiungere che, oltre a problemi di comunicazione verbale, da oggi ho la consapevolezza di aver a che fare con dei bugiardi che pensano di "usare" le Forze dell’Ordine come paravento, rispetto alle loro debolezze ed incapacità.
Affermo quanto scrivo, e gradirei la pubblicazione fedele ed integrale del dibattito consiliare, affinché tutti i cittadini capiscano l’enorme bugia e mistificazione che nasconde una convinzione ideologica della sinistra, che pensa che ognuno in questo Paese possa fare quello che gli pare, in barba a qualsiasi principio etico e di vivere civile.
Chi scrive non è poi così tanto ignorante da non essere cosciente dei limiti normativi che non permettono agli organismi deputati (Forze dell’Ordine e Magistratura) di essere pienamente operativi ed efficaci nella repressione di tali situazioni. Il termine "apparente", che io ho scritto nell’ordine del giorno, lo confermo ancora con più forza in questo intervento, poiché ciò che appare alla cittadinanza è che la situazione non sia in fase di miglioramento, non sicuramente per responsabilità soggettive, ma piuttosto per situazioni di carattere oggettivo. Infatti ho anche affermato in Consiglio Comunale di aver letto sui quotidiani nei giorni scorsi che le stesse Forze dell’Ordine lamentano limiti dettati dalle norme nella loro attività, da qui scaturisce l’esigenza di un intervento di tipo politico, cioé "legislativo".
Non ci si può attaccare agli equivoci che genera la nostra complicata e bellissima lingua, per non votare un ordine del giorno sulla sicurezza. Il motivo vero è culturale. Al limite, si bocci quella frase, se ne proponga un’altra, seduta stante, e si voti. Il Partito Democratico, per farlo, i numeri li aveva. Non sono sicuramente io che gli devo suggerire cosa fare, come più volte ha chiesto il Sindaco in Consiglio Comunale alla minoranza l’altra sera. Io collaboro per la mia città, ma nel rispetto del mio ruolo. Io sono un consigliere di minoranza, non posso fare il Sindaco, incontrare altri Sindaci, e portare il problema fino a Roma, affinché il Governo, invece di parlare solo ed esclusivamente di riforme, parli anche di sicurezza con provvedimenti legislativi urgenti. E magari con il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine.
Questo lo può fare solo il Sindaco. Quindi, come ho chiesto la scorsa sera, e lo confermo oggi, il PD – invece di scomodare altre istituzioni – assuma le responsabilità di chi governa. Penso e credo che la cittadinanza di Ventimiglia non se ne dispiacerebbe."

Giovanni Ballestra
capogruppo consiliare FAI