Domani la scadenza del canone di Diano Marina

10 agosto 2014 | 11:46
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Domani la scadenza del canone di Diano Marina

Gli utenti costretti a pagare con bollettini postali; le considerazioni di un ex vice sindaco

Domani, lunedì 11 agosto, scade il termine di pagamento del canone idrico relativo al secondo semestre 2013.
Pagamento che deve essere effettuato – come recita l’avviso, esclusivamente, presso gli uffici postali.
Già il 27 dicembre 2013, a fronte della richiesta del pagamento del canone idrico relativo al primo semestre 2013, avevo eccepito la non liceità, avanzata dalla amministrazione comunale dianese, nell’obbligare i cittadini con utenze famigliari, commerciali o alberghiere, a pagare il canone idrico esclusivamente presso gli sportelli postali, quando, in passato, ognuno poteva , provvedere direttamente presso la società concessionaria oppure optare per la domiciliazione bancaria, entrambe a costo zero.
Ora questo aut-aut, deciso ancora una volta, dalla amministrazione comunale, fa sì che ogni utente, oltre a sobbarcarsi estenuanti code presso gli uffici postali, dovrà pagare euro 1,30 oppure euro 0,70 di tassa per ogni bollettino.
Considerando che le utenze pare siano circa 11.000, ciò significa che Poste Italiane vengono "gratificate", grazie alla lungimiranza del nostro Primo Cittadino, di ben euro 22/25.000 ogni anno. Con i tempi che corrono, nei quali ognuno cerca di evitare inutili dispersioni di denaro, l’amministrazione comunale dianese "costringe" i propri cittadini ad andare controcorrente.
Ma tutto ciò ha origini da una logica politica perversa. Difatti, da circa un anno, scaduto il mandato alla società concessionaria che per il passato aveva gestito onorevolmente la riscossione delle utenze idriche cittadine, alcuni comuni della provincia, hanno deciso di affidare la gestione dei propri acquedotti, ad una società appositamente creata, la Rivieracque spa. Società nata ad hoc per sistemare alcuni politici "trombati" nelle ultime tornate elettorali.
Amministrazioni comunali più lungimiranti, hanno inteso prendere le debite distanze, ben sapendo che un simile "carrozzone" avrebbe portato, quanto prima, ad un inevitabile futuro aumento delle attuali tariffe idriche e, ad un depotenziamento dell’apparato manutentivo degli impianti.
Nata così, in un modesto ufficio a Diano Marina, ma pare che, quanto prima la sede si trasferirà in viale Kennedy, la società Rivieracque gestisce tutta la parte amministrativa ed il casellario delle utenze, effettua la lettura dei contatori ma limita l’accesso del pubblico al proprio sportello, alle sole mattine del lunedì e giovedì, malgrado la nostra cittadina sia prevalentemente a vocazione turistica.
La fatturazione dei canoni idrici viene effettuata dal Comune di Diano Marina che, per la seconda volta non ha trovato alcuna soluzione migliorativa per gli utenti in termine di pagamento, se non il ricorso al desueto bollettino postale.
Per la parte manutentiva dell’impianto idrico e per gli interventi di somma urgenza, la neo-società continua ad avvalersi degli operai del Comune e di società esterne.
Stiamo fin quì assistendo ad una gestione "ibrida" pasticciata che dovrebbe preoccupare un po tutti, in particolar modo le forze di opposizione; ma queste, vergognosamente, da tempo latitano totalmente, rinunciando a ricoprire il loro ruolo istituzionale.

Elio Novaro
ex vice Sindaco di Diano Marina