Controlli per l’estate della polizia a Imperia FOTO / 2 VIDEO

2 agosto 2014 | 13:03
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La nuova campagna antitruffa della Polizia di Stato “Sicuri ad ogni età”

Sono iniziati da qualche giorno e continueranno per tutto il mese di agosto i controlli della Polizia di Stato nei maggiori centri cittadini della provincia: Imperia – Sanremo – Ventimiglia, volti a contrastare i fenomeni delinquenziali che più turbano le vacanze dei turisti e la quiete dei residenti: abuso di alcool con conseguenti atti di vandalismo, disturbo della quiete pubblica, risse, furti e truffe.
Negli ultimi giorni sono state impiegate una trentina di pattuglie, controllati 10 esercizi pubblici, fermate 15 straniere dedite alla prostituzione, identificate più di 500 persone, arrestato uno straniero sul quale pendeva un ordine di custodia cautelare per reati di spaccio di sostanza stupefacente e 6 persone sono state denunciate per vari reati, tra queste 4 sono state segnalate per furto in supermercato. A Imperia, in particolare, a seguito di numerose segnalazioni di cittadini su stanziamenti abusivi di persone senza fissa dimora e su avvistamenti di individui il cui atteggiamento destava sospetti, sono state effettuate le seguenti attività : 1) controllo accampamento di cittadini italiani senza fissa dimora che stazionavano con camper e autovetture nell’area del parco urbano e in quella circostanza sono state identificate 6 persone, con precedenti per reati contro il patrimonio, elevate 2 contravvenzioni al Codice della Strada per occupazione del suolo in area non riservata ai camper ed emessi 5 fogli di via obbligatori; 2) nella zona Prino sono stati identificati 10 cittadini romeni, non in grado di motivare la loro presenza sul territorio oltre che pregiudicati, uno dei quali intento a vendere giocattoli per bambini non conformi al norme CE; nella circostanza, unitamente alla Guardia di Finanza, è stato effettuato il sequestro di 1500 pinguini gonfiabili, denunciato il venditore ed emessi 5 fogli di via obbligatori; 3) In collaborazione con la Polizia Municipale è stato sequestrato un veicolo non coperto da assicurazione e segnalato più volte perché notato in prossimità di luoghi dove sono stati commessi furti in abitazione ad Imperia e Sanremo; sono stati così emessi 2 ulteriori fogli di via obbligatori a carico dei due occupanti del veicolo, sui quali gravavano precedenti specifici per furto.

Sono stati inoltre denunciati 3 romeni di cui uno minore, uno dei quali è stato allontanato dal territorio nazionale, autori di due tentati furti in abitazione e trovati con oggetti rubati in altre circostanze che sono stati riconosciuti dai legittimi proprietari e ad essi contestualmente restituiti .
Per quanto riguarda l’attività mirata al contrasto dell’abuso di sostanze alcooliche da parte di giovani frequentatori di locali pubblici, sono stati denunciati 6 turisti minori, per danneggiamento di 2 autovetture a seguito di una serata “brava”.
Gli agenti della Squadra Nautica dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, coordinato e diretto dal Commissario Capo D.ssa Adriana Di Biase, a bordo della motovedetta e degli acquascooter, hanno pattugliato in particolare il tratto di mare che va da Marina degli Aregai a Capo Cervo, controllando 16 natanti e i loro 30 passeggeri e rilasciando 6 bollini blu, con i quali vengono segnalate le imbarcazioni da diporto il cui controllo amministrativo (documentazione di bordo, dotazioni di sicurezza e tassa di possesso) è risultato regolare, evitando così ai diportisti ulteriori verifiche.
I controlli, che saranno svolti per tutto il periodo estivo anche con il concorso sinergico delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Stradale, sono volti a migliorare la vivibilità e garantire l’ordine e il decoro delle zone in cui tanti giovani, e non solo, ogni sera si ritrovano. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
In tale contesto, la Questura di Imperia lancia anche una campagna informativa a tutela degli anziani , spesso più esposti ai fenomeni di criminalità rispetto al resto della popolazione, dal titolo “ Sicuri ad ogni età” –
Dalle rilevazioni del Ministero dell’Interno emerge che, tra il 2011 e il 2013 e’ cresciuto il numero di over 65 vittime di reato: nel 2012 sono aumentate dell’8% rispetto al 2011 e nel 2013 sono aumentate del 7,8% rispetto all’anno precedente. Di contro, il totale delle vittime di reato registra un aumento più modesto (+2% nel 2012 rispetto al 2011, +1,8% nel 2013 rispetto all’anno precedente). In particolare, nel 2013, gli anziani vittime di truffa sono 13.537, quelli che hanno denunciato una rapina sono 4.405, e gli anziani che hanno subito un borseggio sono 37.660. La Polizia di Stato ormai da anni è in prima linea per combattere e arginare questi fenomeni, e su tutto il territorio nazionale sono divulgate informazioni , e consigli utili per consentire alle persone anziane di evitare i rischi di truffe, raggiri, furti e rapine.
Sono semplici regole di comportamento suggerite per non diventare vittime di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche mentre si utilizza Internet. La campagna “ Sicuri ad ogni età” cui partecipa anche “ il nonno d’Italia, il notissimo attore Lino Banfi, si inserisce al meglio in questa filosofia che potremmo definire di prossimità. Le occasioni di potenziale pericolo sono ovunque e, nei quattro spot della campagna vengono indicati i ‘trucchi’ principali messi in atto dai malintenzionati e le ‘risposte’ di prudenza da adottare.
Il primo spot è titolato “L’amico del figlio”. In ogni spot , l’invito è a rivolgersi sempre al 113 o alle Forze dell’ordine in generale, per segnalare comportamenti sospetti e per denunciare situazioni di potenziale pericolo.

IL VICARIO GIUSEPPE MAGGESE SUI CONTROLLI ESTIVI

La nuova campagna antitruffa della Polizia di Stato
“Sicuri ad ogni età”.

informare per prevenire

comportamenti e profili dei truffatori

1. I truffatori possono essere uomini o donne, anche anziani, soprattutto chi si occupa di informare o controllare
le spalle ai truffatori.

2. Se operano in borghese, generalmente vestono in maniera elegante. Se indossano delle finte divise,
presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i casi, possono esibire
finti tesserini di riconoscimento e portare guanti.

3. Di norma, i truffatori usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed
esperti nei campi di loro interesse e, spesso, cercano di disorientare la vittima con un fiume di parole.

4. Potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti,
mogli o altri parenti.

5. Possono operare da soli, ma più spesso con uno o più complici per dividersi i compiti.

6. Chi interviene per offrire “aiuto” alla vittima può essere un loro complice
sicurezza [ in casa ]
Enti socio-assistenziali: Inps, Inail, Asl

Gli enti socio-assistenziali come l’INPS o l’INAIL non hanno personale operativo che faccia telefonate o visite a domicilio a titolo di prevenzione, accertamento o per ragioni amministrative.Lo stesso discorso vale per le ASL,
con la sola eccezione delle visite specialistiche domiciliari, che però vengono richieste dal medico di base, concordate con l’ufficio competente e preannunciate in modo inequivocabile al paziente. Non aprite mai la porta e non date ascolto, quindi, ad eventuali sconosciuti che si spacciano per funzionari o ispettori dell’INPS o della propria ASL per:

• accertamenti o conferme di esenzioni del ticket sanitario;
• annunci di rimborsi o di arretrati, spesso presentandovi una finta pratica che richiede il versamento immediato di somme di denaro e la conclusione della pratica presso uno sportello dell’ente;
• controlli di documenti;
• pacchi regalo;
• offerte dei più disparati servizi a fronte di un compenso;
• proposte di vendita di apparecchi medicali.

Nel caso in cui aveste prenotato una visita specialistica a domicilio, fate attenzione se il personale si presenta
in un giorno e in un’ora differente da quelli concordati in sede di prenotazione con l’ASL o con il centro medico.

Aziende di servizi: gas, energia elettrica , acqua, telefono, rifiuti.

Nessuna azienda di fornitura di servizi manda funzionari a casa degli utenti per riscuotere l’importo di bollette,
per controllarle o per eseguire rimborsi. Le visite dei tecnici vengono comunicate all’utente specificando l’ora e il giorno della visita, oltre ai motivi dell’intervento e le modalità in cui avverrà. In caso dovessimo ricevere una visita
sospetta, è meglio invitare il presunto tecnico a ripresentarsi con il portiere o con l’amministratore, annunciando
l’imminente arrivo di un parente. L’importante è non aprire la porta, neppure per controllare il tesserino di riconoscimento mostrato dal presunto tecnico.

Servizi bancari

Le banche offrono servizi soltanto presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito o su Internet, argomento che affronteremo nel dettaglio nelle prossime pagine. È bene diffidare sempre, quindi, da chi si presenta a casa nostra per un problema legato ai codici personali o ai dati della carta di credito, potrebbe
essere un malintenzionato

Sono truffatori tutti gli sconosciuti che dichiarano di essere incaricati:

• del controllo dei numeri di serie o della sostituzione di banconote in nostro possesso;
• del cambio delle vecchie lire in euro;
• dell’offerta di servizi bancari gratuiti, come le cassette di sicurezza.

Posta e servizi postali

La corrispondenza è lasciata sempre nella buca delle lettere. Le raccomandate e i pacchi sono consegnati sul
portone o nell’androne. Se nel nostro palazzo non lavora un portiere e non conosciamo il postino, chi ci citofonerà
per consegnarci qualcosa direttamente sulla porta di casa potrebbe essere un malintenzionato.

Parrocchie e associazioni religiose

L’attività della parrocchia e la beneficenza vengono usate spesso come scusa da chi vuole entrare in casa nostra con cattive intenzioni. È bene sapere, quindi, che le parrocchie e le associazioni a scopo benefico:
• lasciano lettere nella buca della posta;
• lasciano avvisi e manifesti nell’androne del palazzo;
• non inviano volontari a casa.

Se ti senti minacciato o vittima di un reato, chiama subito il 113.

sicurezza [in strada]
Chi ha cattive intenzioni può suonare al nostro campanello fingendosi un funzionario pubblico, un dipendente dell’INPS o un postino.

In generale, i truffatori scelgono la propria vittima quando è:

• meno attenta, perché sta osservando prodotti, prezzi o sta chiacchierando;
• in affanno, perché sta maneggiando soldi oppure sta controllando i risultati di una visita medica o di esami clinici;
• distratta con un sotterfugio, come una spinta o una moneta lanciata a terra;
• in un momento di relax, perché seduta al tavolo di un bar, ai giardini pubblici o in qualsiasi luogo dove
l’incontro può diventare tanto cordiale da indurre la vittima ad invitare il malvivente a casa.

Bancomat e servizi allo sportello

Recarsi in banca o all’ufficio postale per prelevare soldi contanti è un’operazione sempre più comune. Per renderla completamente sicura basta prendere alcuni piccoli accorgimenti, che ci permetteranno di vivere senza patemi e allarmismi una situazione che appartiene alla vita quotidiana. In particolare, all’uscita della banca o dell’ufficio postale, è opportuno:

• non distrarsi;
• non fermarsi con sconosciuti;
• camminare sul lato più sicuro del marciapiede, quello più lontano dalla strada, così da evitare di prestare la borsa a possibili scippi con automobili o motorini. In questo caso, è opportuno lasciare la presa della borsa prima di essere trascinati a terra, riportando ferite anche gravi.

Una volta prelevato il denaro, uno dei trucchi più usati dai malfattori è quello di segnare gli abiti della persona che ha appena effettuato l’operazione e che, quindi, ha somme di denaro con sé, senza che questo se ne accorga.
Per farlo, i truffatori possono appendere ai vestiti della vittima il cosiddetto filo di banca, oppure segnare gli abiti della persona con un gesso o altri segni di riconoscibilità da parte di un complice, che ci seguirà.

Se la truffa dovesse arrivare fino alla porta di casa, senza che il cittadino se ne sia accorto, i malviventi potrebbero:

• fingersi dipendenti della banca in cui abbiamo fatto il prelievo, inventando possibili modi per controllare le banconote, cambiarle, ecc;
• convincere la vittima a recarsi in banca o alla posta per prelevare altro denaro.

Per ridurre questo tipo di rischio, è consigliabile richiedere l’accredito su conto corrente bancario o postale.

Se ti senti minacciato o vittima di un reato, chiama subito il 113.

IL VICARIO GIUSEPPE MAGGESE SULLA CAMPAGNA ANTITRUFFA