Attacco al Principato di Seborga dopo la bocciatura del ricorso a Strasburgo



“Abbiamo trovato il documento inviato dalla Corte di Strasburgo al Legale dei ricorrenti (Vedi qui sotto), ma anche se più lunga di altre lettere, questa non spiega il perchè del rifiuto…”
Nel momento in cui il Governo del Principato di Seborga dice di studiare la possibilità di presentare altri ricorsi davanti a Corti internazionali, riteniamo assolutamente essenziale non « sciupare » le chance che restano al Principato.
Perciò prima di tutto vorremmo chiedere al Governo seborghino di spiegare al popolo PERCHÈ è stato respinto il primo ricorso, quello alla CEDU (Corte Europea dei Diritti Umani) di Strasburgo.
Se è stato respinto sulla FORMA (questo è il caso più probabile), il fatto sostanziale del caso Seborga resta intatto, perchè non giudicato.
Se è stato respinto sul FATTO SOSTANZIALE (« sul FONDO »), la situazione è più complessa.
Abbiamo trovato il documento inviato dalla Corte di Strasburgo al Legale dei ricorrenti (Vedi qui sotto), ma anche se più lunga di altre lettere, questa non spiega il perchè del rifiuto.
Sorgono dunque molti dubbi sul fatto che il Legale dei ricorrenti abbia taciuto sul pronunciamento della Corte; probabilmente, se non si fosse saputo di tale decisione, continuerebbe a tacere…
Le motivazioni di tale silenzio possono essere molte : motivi privati, incapacità, volontà di rendere inaccettabile il ricorso o chissà quale oscuro motivo ; sicuramente un atteggiamento non professionale per un avvocato.
Prima ipotesi
Ritornando alle possibili ipotesi sulle motivazioni del rigetto, un’ ipotesi è quella delle firme copiate, dunque falsicate benchè autentizzate dallo … stesso avvocato !
La Corte può aver considerato che questa è una ragione valevole di rifiuto.
Infatti la Corte fà riferimento agli artt. 34 e 35 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo ecc., di cui è custode e l’art. 35.2.a prevede trall’altro il rifiuto in caso di « anonimità », concetto allargabile a firme false.
Ma PERCHÈ, PERCHÈ AVER COPIATO FIRME invece di raccoglierle presso i Seborghini ? Vorremmo capire ! E non mettano la colpa su Giorgio perchè non è più qua per difendersi !
Anche in questo caso, un atteggiamento che lascia molti dubbi (Vedi qui sotto).
Seconda ipotesi
Ma forse la Corte invece o perdi più ha dichiarato il ricorso inammissibile perchè il Principe Marcello ha lui stesso violato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 adottata dai Statuti Generali (art. 2) ? Infatti col Decreto del 4.7.2011 (ancora visibile sulla Gazzetta di Seborga del 6.7.2011) ha tolto la nazionalità a 11 Seborghini e non poteva farlo arbitrariamente, DOVEVA far loro un processo (art. 15.2) ? Qui l’art. 35.3.a permette alla Corte il rifiuto del ricorso perchè « abusivo » da parte del ricorrente… per andare in Giustizia è meglio essere se stesso inattaccabile !
Terza ipotesi
Ma forse la Corte ha ancora altro : l’art. 3 del Protocollo 4 della Convenzione Europea vieta l’espulsione dei Nazionali dal territorio. Ma questo, detto « bando » poi « esilio », è permesso dalla Costituzione seborghina del 1995 (art. 25 del Regolamento) che per di più viola il principio fondamentale della separazione dei poteri (p. es. art. 61 del detto Regolamento).
O per questi 3 motivi insieme ?
Per il futuro
Poi per ottimizzare le chance di successo in futuro, riteniamo che qualsiasi NUOVO ricorso dovrebbe venire presentato solo quando le condizioni seguenti sono soddisfatte :
1 – le struttura legale e amministrativa del Principato è stabile e completa, specialmente in materia di contro-poteri con una Corte di Giustizia (o piuttosto provvisoriamente una Corte d’Arbitraggio, più compatibilie con l’occupazione italiana, anche se legalmente sussiste il difetto di giurisdizione italiana su Seborga).
2 – il Principato ha una struttura permanente e competente, capace di negoziare ad alto livello (nella Costituzione del 1995, la sola in vigore giuridicamente, possono essere per esempio i 4 Ministri nominati dal Principe sulla base delle loro competenze)
3 – Il Principato è ben documentato su tutto: la propria situazione, il diritto internazionale…
4 – il Principato funziona bene, con in particolare una larga unità nazionale
Con una tale immagine di serietà, i giudici internazionali sarebbero più propensi a sostenere la realtà seborghina… perchè aver ragione è una cosa, farlo riconoscere è un altra, specialmente se si tratta di far riattivare il riconoscimento di uno STATO !
Ma per raggiungere questa situazione equilibrata, ci vorranno almeno 5 anni, se non 10, di lavoro intellettuale e sociale, localmente e all’estero !
Riteniamo dunque che NESSUN nuovo ricorso debba essere presentato prima che queste condizioni vengano soddisfatte.
Bne Jean-Philippe Arnotte