Accoltellamento al mercato di Ventimiglia, la Fiva chiede sicurezza e più forze dell’ordine

29 agosto 2014 | 14:40
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Accoltellamento al mercato di Ventimiglia, la Fiva chiede sicurezza e più forze dell’ordine

Il presidente della Fiva Fabrizio Sorgi: “Il Prefetto si faccia portavoce presso il Governo della grave pericolosità che vive il mondo del commercio ambulante”

“L’accoltellamento al mercato di Ventimiglia pone una riflessione seria che non può più essere rimandata. Oggi abbiamo assistito ad un atto di violenza che non possiamo tollerare con un gruppo di ambulanti senegalesi che sono arrivati addirittura ad armarsi con i coltelli. Un atto di violenza inqualificabile vissuto con paura e timore dagli ambulanti del mercato ventimigliese, ma anche dalla clientela (donne, anziani e bambini). Il nostro sindacato  invoca più sicurezza e chiede al tempo stesso di poter lavorare con più serenità con un maggiore impiego di forze dell’ordine che possano vigilare sull’andamento del mercato con assidui e costanti controlli tra le bancarelle”. Lo dice Fabrizio Sorgi, presidente provinciale della Fiva, la Federazione Italiana Venditori Ambulanti collegata alla Confcommercio condannando con fermezza quanto si è verificato oggi a Ventimiglia.
“I tutori delle forze dell’ordine sono certamente presenti, ma il numero decisamente esiguo di uomini, ci rendiamo conto, non è possibile farle rispettare. Quello a cui abbiamo  assistito oggi è un atto da condannare con fermezza e prima che la situazione possa sfuggire di mano o ancor peggio aggravare chiediamo con forza che il Prefetto di Imperia prenda coscienza di quanto è accaduto e convochi al più presto un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e che allarghi il tavolo tecnico anche ai rappresentanti della nostra categoria. Siamo ben disposti a spiegare le nostre ragioni e quindi a collaborare, se richiesto, a migliorare le condizioni di controllo e di ordine pubblico. Gli ambulanti, che lavorano dal lunedì al sabato in tutta la provincia, chiedono quindi di poter essere maggiormente tutelati nel loro lavoro perché persone che pagano soldi in tasse e gabelle e che ogni giorno devono fare i conti anche con il commercio ambulante clandestino che quest’anno è stato ancora più incisivo in questa provincia”, conclude Sorgi.