A Ventimiglia la lunga e positiva giornata di “Dal tramonto all’Alba”
Una lunga e positiva giornata di sport, goliardia, teatro, musica e festa quella vissuta ieri a Ventimiglia dove si è svolta la prima edizione di “Dal Tramonto all’Alba” nuova manifestazione creata dall’Amministrazione Ioculano.
Una lunga e positiva giornata di sport,goliardia,teatro musica e festa quella vissuta ieri a Ventimiglia dove si è svolta la prima edizione di "Dal Tramonto all’Alba" nuova manifestazione creata dall’Amministrazione Ioculano. L’intento di riunire in un unico evento la Regata dei Sestieri, il Raid dei Canotti e allo stesso tempo far festa nel centro storico è riuscito.
Migliaia di persone hanno assistito al pomeriggio all’ormai tradizionale Raid dei Canotti partito alle 16,30 dalle sponde del fiume nei pressi della Calcestruzzi Val Roja più di 200 gli equipaggi partecipanti, in seguito la Regata dei Sestieri Carbaso 2014 andato quest’anno al Sestiere Burgu a sera la grande festa nel centro storico tra via Garibaldi e il Forte dell’Annunziata anche in questo caso migliaia le persone presenti nelle strade della Città medievale. La festa è terminata nella notte.
AGGIORNAMENTO INTERVISTA AI VINCITORI DEL RAID DEI CANOTTI Lorenzo Pennacchio e Alfonso Palamara
Abbiamop raggiunto telefonicamente Lorenzo Pennacchio vincitore con Alfonso Palamara per il secondo anno consecutivo del Raid dei canotti di Ventimiglia. Abbiamo chiesto quali siano i loro metodi di preparazione alla competizione e quale lsecondo loro l’arma vincente che li ha fatti primeggiare davanti a più di 200 equipaggi ecco cosa ci ha risposto Lorenzo Pennacchio :
Allora preparazione zero, nel senso che non abbiamo mai provato il percorso nemmeno l’anno scorso (quando abbiamo vinto per la prima volta). Per quanto mi riguarda non mi sono neanche preparato fisicamente, gioco una/due volte a settimana a tennis, il mio compagno invece va in palestra ed ha quindi un fisico molto più allenato. In ogni caso la preparazione non serve a molto, per vincere il raid serve molta fortuna per non bucare il canotto ma soprattutto tanta resistenza fisica, il nostro asso nella manica sia quest’anno che l’anno scorso è stato spingere al massimo sul finale quando tutti mollano (ieri sotto la passerella eravamo al quinto posto).