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Cronaca
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Su Prestileo e Scullino accuse basate sul nulla processuale, ieri pomeriggio la difesa di Moroni

3 luglio 2014 | 05:20
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Su Prestileo e Scullino accuse basate sul nulla processuale, ieri pomeriggio la difesa di Moroni

Nel proseguimento pomeridiano dell’udienza al processo La Svolta di ieri si sono esaminate le prove della presunta vicinanza tra Prestileo-Scullino e i Marcianò. La difesa definisce le ipotesi accusatorie basate sul nulla processuale.

Nel proseguimento dell’udienza pomeridiana di ieri al processo la Svolta la difesa di Scullino-Prestileo ha esaminato la presunta vicinanza i presunti favoritismi che i due avrebbero fatto nei confronti di Marcianò e quindi dell’N’drangheta. Moroni ha esaminato le intercettazioni dove viene citato il sindaco ( non specificando il nome) che incontrando Marcianò avrebbe lamentato "Che se mi vedono con voi …" 
Nelle intercettazioni secondo la difesa emerge l’appoggio elettorale dei Marcianò a Vincenzo Moio ( ex Vicesindaco indagato per 416 bis in altro procedimento) e quindi indirettamente per Scullino, Marcianò lamenta il fatto che Moio si sia dimesso ed abbia lasciato mano libera a Scullino ( Moio vicesindaco della prima giunta Scullino si dimise per contrasti col sindaco dopo circa un anno e mezzo di amministrazione). Moroni torna poi a parlare di Prestileo e lo fa riferendosi alle ipotesi accusatorie di vicinanza con Omar Allavena,imputato in questo processo (416 bis) Moroni spiega che Prestileo si interesso come persona preparata al caso della figlia disabile dell’Allavena, i particolare in riferimento all’applicazione della legge 104, in sostanza L’ Allavena chiese un parere a persona competente in materia quale è Prestileo. 
In seguito su Scullino Moroni ha demolito le ipotesi accusatorie in merito al biglietto di auguri trovato in casa Marcianò ribadendo il fatto che si trattava di una prassi adottata dal comune di Ventimiglia quella di inviare ai commercianti ed autorità  biglietti di Auguri in occasione delle feste opera svolta dalla segreteria del sindaco. 
Moroni ha fatto poi riferimento al volantino elettorale della campagna regionale 2005 di Scullino trovato a casa Allavena ricordando che ne furono spediti 184.000 circa in tutta la provincia, sempre parlando di Allavena Moroni precisa che nulla di strano a suo avviso  può esserci nella presenza nell’agenda dell’uomo del numero di Scullino, che essendo uomo politico vive di contatti e il cui numero di telefono è notorio. 
In ultimo  Moroni precisa che nelle intercettazioni si nomina più volte Scullino a volte il sindaco, ed in almeno in un caso si è scoperto che il riferimento non era l’imputato ma l’allora sindaco di Camporosso Bertaina e poi precisa ancora la difesa il cognome Scullino è presente in almeno  25-30 utenze a Ventimiglia,siamo certi che si riferissero al sindaco.La difesa conclude sostenendo che le ipotesi accusatorie visti gli elementi presentati si basino di fatto sul nulla processuale.