Riflessione amena su uno dei 36 sindaci coinvolti nell’appalto unificato di raccolta rifiuti

“Zigzagando tra sacchetti di cibo andato a male e alcuni cartoni del bottegaio all’angolo, ho provato invidia per i cittadini di questa comunità perchè il loro sindaco ha preso a cuore le sorti della loro città come quelle di casa sua!
Mi è capitato di far visita, non ne farò il nome, a casa di uno dei 36 sindaci coinvolti in quella che doveva essere la quinta essenza di funzionalità, gestione, economia : il servizio unificato della raccolta rifiuti.
Con una scatola di cioccolatini tra le mani, mi sono recata a trovare una mia cara amica, consorte di un conosciuto sindaco di un comune imperiese. Ad accogliermi è stato Lui in persona, nel giardino di casa: lì ove prosperano bei vasi di petunie giaceva una vecchia lavatrice con evidenti segni di danneggiamenti; per fortuna un venticello marino, data la giornata estiva alquanto afosa, faceva volteggiare alcuni depliants pubblicitari e tovaglioli di carta tra le erbette del vialetto di accesso.
Terminati i convenevoli di rito, e gettato l’involucro dei cioccolatini vicino alla cuccia del cane, il padrone di casa mi ha fatto accomodare in salotto, che abbiamo potuto raggiungere scavalcato diverse lattine e flaconi vuoti: “sai i bambini ci giocano così tanto”, e dopo aver spostato alcune bottiglie mi sono accomodata su una poltrona.
Devo ammettere che l’ospitalità della mia amica è sempre superiore : rovistando tra i piatti e le pentole che giacevano sporche dall’ultima cena nel lavandino, ha recuperato un piattino e mi ha offerto una deliziosa crostata di albicocche del suo orto e, dopo aver aperto una soda fresca per dissetarci ( la lattina è volata allegramente fuori dalla finestra) , abbiamo allegramente rievocato i nostri ricordi.
Sicuramente è valsa la pena fare tanta strada per andare a trovare la mia amica e la sua famiglia, e non starò certo qui a dilungarmi su quanto ci siamo raccontate riguardo figli , lavoro e vacanze.
La sera , mentre tornavo a casa, zigzagando tra sacchetti di cibo andato a male e alcuni cartoni del bottegaio all’angolo, ho provato invidia per i cittadini di questa comunità perchè il loro sindaco ha preso a cuore le sorti della loro città come quelle della sua casa e della sua famiglia.
Piera Lovisolo