Ombrellone gratis per non abbienti a Taggia, i consiglieri Alberghi e Arieta criticano il sindaco
14 luglio 2014 | 09:42



“Resta da chiarire come questa nuova trovata possa conciliarsi con la misura varata all’inizio dell’estate dal consigliere Pedone, il quale, per augurare a tutti buone vacanze, ha tolto i bar dalle spiagge libere attrezzate”
“Vamos a la playa…oh oh oh ….” , Genduso e Napoli, i fratelli Righeira dell’amministrazione taggese hanno colpito: ombrellone gratis per non abbienti.
E’ così: le famiglie del nostro comune hanno difficoltà a garantire ai loro figli la mensa scolastica dato il premiato metodo del pasto a fasce, pagano la TASI più cara d’Italia che per scelta dell’amministrazione tassa ogni immobile e non risparmia neanche gli inquilini, contribuiscono con sconti risibili alla gestione della spazzatura che arriva a Taggia da tutta la provincia, ma, udite udite, potranno permettersi una settimana al mare tutto spesato (o quasi).
Resta da chiarire come questa nuova trovata possa conciliarsi con la misura varata all’inizio dell’estate dal consigliere Pedone, il quale, per augurare a tutti buone vacanze, ha tolto i bar dalle spiagge libere attrezzate, condannando di fatto i loro frequentatori (tra i quali molti con un ISEE non elevatissimo) a scegliere fra l’autocombustione e la consumazione nello stabilimento privato più vicino (senza sconto ISEE..) Un vero e proprio supplizio di Tantalo, il quale, pur essendo immerso nel fiume non poteva dissetarsi, pur avendo vicino a sé frutti succosi non poteva cibarsene.
Riteniamo che il diritto alla felicità appartenga alla sfera individuale mentre Genduso ne fa un fatto sociale, in maniera paternalistica vorrebbe provvedere lui…
Invece che farsi schermo con l’opposizione consiliare, l’amministrazione farebbe bene a prendere decisioni importanti nei confronti dei gestori degli stabilimenti balneari, come consentiure interventi di ristrutturazione sulla base di un piano particolareggiato che avevamo predisposto nella sua forma preliminare ed è lasciato (per ora) nel dimenticatoio.
Invece di farsi schermo con l’opposizione consiliare, pubblicamente e non, spieghino agli stabilimenti balneari come mai li hanno massacrati con aumenti della TARI (prima TARES) dal 50% al 100% rispetto all’anno precedente.
Ciò che disturba è la palesata volontà dei nostri amministratori di far passare per propria una iniziativa dei gestori, fingendosi benevoli, e poi, dall’altra parte, si aumenta loro la TARI fino al 100%.
In ultima analisi rivolgiamo alla giunta l’accorato appello di concentrarsi un po’ di più su misure che contribuiscano ad accrescere il potere d’acquisto dei cittadini, permettendogli, così, di avere qualche soldino in più in tasca alla fine dell’anno.
In questo modo, almeno uno poi può decidere come spenderlo, quel soldino, invece di vedersi imporre per decreto l’abbronzatura sociale.
Massimo Alberghi
Piero Arieta