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Massimo Donzella a Bruxelles: “Una sessione europea in consiglio regionale”

18 luglio 2014 | 14:00
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Massimo Donzella a Bruxelles: “Una sessione europea in consiglio regionale”

Ieri al vertice sulla Sussidiarietà il vicepresidente dell’Assemblea ligure ha proposto l’istituzione all’interno delle commissioni consiliari di uno spazio dedicato all’esame preventivo dei programmi e dei progetti europei

Una sessione europea all’interno delle commissioni del Consiglio regionale, per analizzare preventivamente i  provvedimenti che saranno approvati dall’Unione europea e presentare osservazioni e eventuali richieste di modifica. La proposta è stata avanzata ieri da Massimo Donzella, vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Liguria, che ha partecipato, a Bruxelles, in rappresentanza del presidente Michele Boffa, al vertice Calre (Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative)  dedicato al tema della Sussidiarietà. 
«Occorre istituire un dibattito all’interno delle commissioni consiliari dell’Assemblea legislativa ligure in cui affrontare sistematicamente e in via preventiva l’esame delle norme europee che avranno ricadute sull’amministrazione regionale. In tal modo – spiega il vicepresidente – le Regioni saranno sempre più interlocutori diretti e protagonisti delle decisioni assunte a livello comunitario».
Donzella è intervenuto alla riunione del gruppo di lavoro Calre dedicata alla Sussidiarietà in particolare sul tema della partecipazione dei Parlamenti regionali nella fase pre-legislativa e nell’elaborazione delle politiche europee.
«Credo sia molto importante attivare ai diversi livelli amministrativi – spiega il vicepresidente – un circuito virtuoso sulla sussidiarietà che attragga la semplificazione, l’uniformità e la concentrazione delle decisioni. In questa nuova stagione europea di trasformazione dove all’Europa tecnocratica viene sostituita una Europa politica  devono assolutamente essere valorizzati i territori e le loro  specificità. A livello europeo, infatti – ha aggiunto –  si fa sempre più rilevante la richiesta di partecipazione diretta ai procedimenti approvativi e crescono le richieste da parte delle Regioni di essere ascoltate prima dell’inizio dell’iter approvativo delle norme europee, che riguardano temi di rilevanza regionale».
«Credo che, in questo contesto  – ha concluso – il Calre possa svolgere un ruolo strategico diventando la voce comune a tutti i territori  per valorizzare le singole peculiarità». 
Proprio ieri, in sintonia con la disciplina partecipativa, la Calre si è espressa favorevolmente, su un’importante direttiva  relativa ai rifiuti.