Il calciatore, l’arbitro e il carabiniere: partita stregata per un tunisino arrestato dall’Arma

Il tunisino si trova attualmente recluso nel carcere di Imperia e chissà se continuerà a seguire e praticare calcio, la passione che lo ha messo nei guai
Quando il calcio mette nei guai e fa un favore alla giustizia. I Carabineri del Nucleo Operativo di Bordighera in collaborazione con i colleghi di Sanremo hanno messo le manette ai polsi ad un cittadino tunisino di 20 anni Hamroni Kerem senza fissa dimora perchè aveva ancora da scontare sette mesi di reclusione per una storia di spaccio di eroina tra Ancona e Sanremo. Il tunisino ieri sera, forse per emulare gli idoli del mondiale brasiliano, ha partecipato ad una partitella di calcio amatoriale sulle alture della città dei fiori convinto di ripetere le giocate dei fuoriclasse sudamericani, non sapeva però che l’occhio vigile dell’arbitro o meglio dell’Arma, erano su di lui. Già perchè il direttore di gara della partita era un carabiniere fuori servizio che si è accorto che quel provetto calciatore era un pregiudicato colpito da un ordine di carcerazione. Nell’intervallo della partita, l’arbitro-carabiniere, ha riconosciuto il nordafricano e tra un the caldo e l’altro, ha chiamato i colleghi dell’Arma in modo da poter evitare una nuova fuga del tunisino. Finita la partita, Hamroni si dirige verso le docce e finito di lavarsi, con borsone alla mano, i colleghi dell’arbitro lo fermano all’uscita degli spogliatoi mettendogli le manette ai polsi. Il tunisino si trova attualmente recluso nel carcere di Imperia e chissà se continuerà a seguire e praticare calcio, la passione che lo ha messo nei guai…