I casinò di Campione e Saint Vincent si aprono al mercato dei giocatori d’azzardo cinesi

Quote di mercato: statistiche alla mano negli ultimi 4 anni Campione è arrivato a toccare quota 29,9% del mercato. In discesa Venezia Cà Noghera (33,1%), così come Saint Vincent (22,2%) e Sanremo (14,8%)
I casinò italiani, in particolare quelli di Campione d’Italia e Saint Vincent si stanno aprendo al mercato dagli occhi a mandorla. I cinesi infatti sono dei grandi appassionati del gioco d’azzardo e pertanto dei clienti ideali per le case da gioco. A Saint Vincent infatti arrivano i primi clienti Vip grazie a un accordo con una società di Macao specializzata nella gestione della clientela asiatica. Nel Ticino invece, nella enclave italiana di Campione, nel tardo pomeriggio di sabato, l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Piccaluga e e il capo della delegazione cinese Zhang Huayu: hanno ribadito la reciproca fiducia nelle possibilità di una collaborazione fattiva in ambito turistico e culturale.
Inoltre è stata anche occasione per illustrare la quota mercato del casinò ticinese, "La crescita delle quote di mercato del Casinò di Campione – ha detto Pagan – ha sterilizzato l’effetto della flessione, e tra i competitor siamo la struttura che fa registrare i risultati migliori". Statistiche alla mano negli ultimi 4 anni Campione è arrivato a toccare quota 29,9% del mercato. In discesa Venezia Cà Noghera (33,1%), così come Saint Vincent (22,2%) e Sanremo (14,8%).
Comunque non è tutto oro quel che luccica visto che se da una parte cresce la quota di mercato, dall’altra parte fronte bilancio le notizie non sono positive, visto che si chiude il 2013 con 23 milioni di euro di perdita. “L’esercizio 2013 – ha detto il sindaco di Campione – chiude con un disavanzo che, per quanto inferiore a quello dell’anno precedente, non ci permette di guardare serenamente al futuro, anche se i dati confermano il valore e le potenziali aziendali del Casinò. Il Comune di Campione d’Italia ha quindi ben presenti le gravi difficoltà che tuttora permangono, ma è altresì consapevole di accingersi ad assumere la gestione di una società che oggi è più azienda di qualche anno fa e che, considerata la grave perdita che ancora registra, deve compiere tutti gli sforzi necessari per raggiungere il pareggio di bilancio.”