Finalmente svelata la sorte delle streghe di Triora

 Tra il 1587 ed il 1590 le donne di Triora e dell’alta Valle Argentina vennero accusate di stregoneria, incarcerate a Triora e poi a Genova e processate prima dal Vescovo di Albenga e dall’Inquisitore genovese, poi dal Commissario straordinario inviato dal Governo della Serenissima. Infine i processi furono rivisti dal Sant’Ufficio romano; seguirono assoluzioni e pene più miti delle condanne al rogo che erano state richieste. Nessuna donna (ma c’era anche un uomo) venne arsa, ma si fece largo uso della tortura e numerose furono le morti in carcere.

Triora oggi è nota come “il paese delle streghe”. A venticinque anni dal primo convegno di studi sui processi che l’hanno resa famosa, l’Associazione Turistica Pro Triora raggiunge ora un traguardo di rilievo per la ricerca storica nel campo e sull’argomento: la pubblicazione di tutti i documenti ad oggi noti su quei drammatici eventi, che costituisce un punto fermo e d’arrivo indispensabile, del quale finora i ricercatori erano privi .

Curato ed introdotto da storici e archivisti (Alfonso Assini, d. Paolo Fontana, Paolo Portone e Gian Maria Panizza con la collaborazione di Gianluca Ivaldi), il cospicuo volume (stampato dalla Tipolitografia San Giuseppe di Arma di Taggia) raccoglie e pubblica 84 documenti, trascritti integralmente ed accompagnati dalle riproduzioni fotografiche di tutti gli originali.

La presentazione è prevista a Triora, nell’Oratorio di San Giovanni Battista,*sabato 12 giugno alle 16.30.