Domani torna alla città l’area di Pian di Nave, all’inaugurazione presenti tre sindaci






Verrà aperta l’area archeologica e ci sarà l’intitolazione in onore del caporal maggiore Chierotti e del partigiano Vittò di un’area. In seguito al museo civico di Palazzo Borea d’Olmo si svolgerà l’inaugurazione della mostra “Monete della rivoluzione”
tutto pronto per domani a partire dalle 10.30 dove sarà finalmente restituita alla città l’area di Pian di Nave, attorno a Santa Tecla. Saranno presenti il sindaco Alberto Biancheri e gli ex sindaci Borea e Zoccarato e l’assessore Roggeri per il comune di Taggia, città di residenza del caporal maggiore Tiziano Chierotti. In seguito verrà aperta l’area archeologica e ci sarà l’intitolazione in onore del caporal maggiore Chierotti e del partigiano Vittò di un’area. In seguito alle 12 presso il museo civico di Palazzo Borea d’Olmo si svolgerà l’inaugurazione della mostra "Monete della Rivoluzione".
"Questo progetto che andremo ad inaugurare è partito con via Matteotti, piazza Muccioli, piazza Nota etc, domani si andrà a concludere e rinnovare quella zona che si presenta in maniera molto elegante", ha detto Alberto Biancheri. L’assessore alla cultura Daniela Cassini ha sottolineato: "Nel futuro sarà una location importante per gli eventi, un’area dalle quali abbiamo ricevuto informazioni archeologiche sulla nascita della città".
Un aspetto molto importante della giornata di domani sarà la già citata inaugurazione della mostra "Monete della Rivoluzione", quell’eccezionale tesoretto di monete del ‘600 e del ‘700 sepolto a Sanremo durante la rivoluzione del 1753, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e del Servizio Museo del Comune di Sanremo. L’esposizione riguarda un centinaio di monete datate dal tardo XVI alla metà del XVII secolo, frutto di una straordinaria scoperta avvenuta durante lo scavo diretto nel 2005 dalla Soprintendenza nell’area archeologica della Marina, in gran parte distrutto dai genovesi dopo il fallimento della rivoluzione del 1753 per far posto all’edificazione del complesso forte di Santa Tecla. "Un tesoretto – come ha spiegato la responsabile del Museo Loretta Marchi – ha permesso di identificare i paesi coi quali Sanremo commerciava, come ad esempio lo Stato della Chiesa col quale commerciava palme o il Principato di Monaco, Gran Ducato di Toscana e tanti altri stati pre-unitari".
Il progetto rientra nell’ambito del ‘Pigna mare’ e i dettagli tecnici dell’intervento sono stati spiegati dall’architetto Giulia Barone, la parte davanti al forte infatti è diventata una grande area verde sistemata a prato nella quale si inserisce la scala di accesso al forte e un filare di sedute monolitiche realizzate in pietra in corrispondenza del confine del vecchio sedime del fossato del forte. Gli ulivi presenti sono stati trapiantati e in relazione a ciò è stato realizzato un sistema di illuminazione scenografica dei due lati del forte prospicenti all’intervento in progetto. La nuova piazza sarà dotata di un sistema di videosorveglianza e dotata del servizio wi-fi. Vista la particolare posizione di esposizione al sole della zona, è sorta una meridiana che assume la forma di un particolare e metaforico spartito musicale, davvero suggestivo agli occhi di residenti e turisti.