Comitato cittadino per la legalità, intervento sui problemi dell’estate a Diano Marina

“Ora speriamo che non aumentino, dopo quelle sui rifiuti, anche le tariffe dell’acqua”
Due problemi hanno interessato l’opinione pubblica durante questa estate a Diano e non solo.
Il primo riguarda il servizio della raccolta rifiuti sul quale si sono sprecati interventi mediatici di ogni tipo e di cui vi vedono i primi risultati: presa di posizione del comune di Riva Ligure e albergatori dianesi; il secondo riguarda il servizio idrico integrato per il quale si paventa un corposo aumento del canone. Di questo parere è l’Amministrazione comunale di Bordighera che non ha accettato l’integrazione ed è ricorsa alle vie legali. A nostro parere, entrambi i problemi sono figli di una politica volutamente errata. Infatti, con la dichiarata motivazione che occorre risparmiare per ridurre il peso fiscale, i nostri politici tendono ad accorpare i centri di costo. In teoria l’idea è condivisibile, ma, sul piano pratico non ha funzionato, in quanto vengono create società di gestione partecipate ad hoc, veri carrozzoni, dove trovano posto tutti i politici disoccupati. Un esempio è fornito dal servizio idrico. Nella nostra città la gestione amministrativa ( rilevazioni e incassi dei canoni) era svolta da un’azienda privata con un solo dipendente; al momento abbiamo due uffici: uno in via Biancheri e l’altro in via Kennedy con relativo personale, senza alcun servizio di cassa, e di conseguenza, con l’aggravante per il cittadino che, per pagare le bollette deve sopportare lunghe code in posta con un piccolo balzello aggiuntivo .
Conclusione: servizi più cari e meno efficienti. Avere creato decine di migliaia di partecipate nel nostro Paese ha contribuito all’aumento del debito pubblico che viaggia ormai ad un ritmo di venti miliardi per ogni sei mesi: debito, che noi, i nostri figli e nipoti dovremo pagare.
Ora speriamo che non aumentino, dopo quelle sui rifiuti, anche le tariffe dell’acqua