Al Casinò di Sanremo “Visi di/visi” di Ivan Cattaneo e “Sogni di colore” di Elisabetta Viviani

31 luglio 2014 | 14:25
Share0
Al Casinò di Sanremo “Visi di/visi” di Ivan Cattaneo e “Sogni di colore” di Elisabetta Viviani

Le mostre saranno a disposizione del pubblico tutti i giorni dalle 15 alle 23 ad ingresso libero.
Lunedì 4 agosto ore 18.30 il Vernissage di “Visi di/visi” con Ivan Cattaneo

Mentre il pubblico sta ammirando in sala hall-foyer di Porta Teatro  gli intensi ed espressivi dipinti  dell’esposizione “Pietro Pesante-La mia Sanremo”, che rimarrà sino al 3 agosto, due grandi interpreti della canzone italiana ma al contempo  apprezzati artisti esporranno nel mese di agosto le loro opere nel Casinò di Sanremo, in collaborazione con l’associazione Itinerando.
Dal 4 al 17 agosto ” Visi di/visi” Ivan Cattaneo e dal 18 al 31 agosto Elisabetta Viviani con “Sogni di colore”.
Le mostre saranno a disposizione del pubblico tutti i giorni dalle 15. alle 23 ad ingresso libero.
Lunedì 4 agosto ore 18.30 il Vernissage di "Visi di/visi"  con Ivan Cattaneo. 
“Continuano i nostri eventi culturali anche nella stagione estiva”- sottolinea il consigliere di Amministrazione Marco Cambiaso- “ Il  foyer di Porta Teatro è tornato ad essere una ambita galleria d’arte. Diamo il benvenuto a due grandi interpreti della canzone italiana che sono riusciti a conciliare in maniera splendida musica ed espressione pittorica: Ivan Cattaneo e Elisabetta Viviani.”
Si presenta Ivan Cattaneo
“Sin da bambino mi appartavo nel cortile di casa , sotto la pergola dell’osteria dei miei , e  dalle riviste degli anni ‘50  e ‘60 incominciavo a ritagliare di tutto , ma soprattutto occhi , bocche , nasi mani , e mi divertivo con carta , forbice ,matita  e colla a ricreare volti impossibili , inimmaginabili , dalle espressioni piu variegate a volte drammatiche a volte veramente  buffe.
ed eccomi qui oggi dopo 39 anni di pittura e musica  ,con i miei visi di/visi   
ovvero  io  che  faccio-facce !
Io che ricompongo a modo mio  , attraverso  lo scrutare il volto umano come paesaggio piu’ strabiliante e intercambiabile.
Il  mio intento e’ sempre stato  il catturare , strappare alla vita quotidiana  ,alla fotografia di riviste patinate , al superbombardamento  mediatico , “rubare” dalla vita  le  facce gli  oggetti e  ricollocarli sulla tela a modo mio ,facendoli inghiottire , di colore e materia…. imbrattandoli d’arte  affinche’ tutto il mondo  ci-vile mediatico globalizzato  venga ricondotto invece alla   magia, alla pittura , alla poesia , allo sberleffo, all’assurdo e al  improbabile visivo !
Nella mia pittura ci metto di tutto ! e lo voglio  ardentemente ! se solo potessi mi ci incollerei pure io su quelle tele, e mi ci vedo tutto inzuppato di vinavil e nell’attesa di asciugarmi per rimanere per sempre  legato alla tela , alla storia , alla spasmodica ricerca di un briciolo di non morire , nel nostro drammatico desiderio di  rimanere eterni.
C’e’ proprio di tutto in queste tele ! e come si dice in gergo d’arte : e’ tecnica mista….ma davvero mista ! in un mix di oggetti , gioielli , sassi  ,conchiglie , stoffe e ancora di piu’! tempera acrilica e’ mescolata a spray industriale  su oggetti e formine provvisorie che vengono posizionati sulla tela  e una volta  spruzzati , si tolgono lasciandone la loro impronta. quasi come fossili pittorici !
Poi ci sono gli slogan-poesia , gli aforismi  le parole che si vengono ad amalgamare con il colore con le bocche e con gli oggetti .e il tutto risulta quasi come a volerne indicare il titolo dell’opera a mo di verbo imbrattato di acrilico !
Ma a pensarci bene , non ho inventato nulla di nuovo da sempre  l’uomo la donna cerca di restituire il proprio volto alla bellezza e all’arte, lo fanno le donne quotidianamente quando si truccano ma lo facevano e lo fanno  le maggiori popolazioni di indigeni primitivi in Amazzonia o Papua Nuova Guinea ,  arricchendo il proprio volto e corpo di piume coloratissime , di conchiglie di pezzetti di legno e foglie , e infine imbrattandolo di colore ,di polveri, e di segni magici. tutto qui !
Ecco che allora quello che al momento può apparire come sconclusionato , e inverosimile , attinge  invece a pieno dalla vita e storia dell’essere umano !
Elisabetta Viviani (Milano 4 ottobre), intelligente e versatile artista dello spettacolo italiano degli ultimi 30 anni, si forma sulle tavole del palcoscenico accanto a nomi come Pier Benedetto Bertoli ed Ernesto Calindri. Al 1974 risale il suo debutto in RAI con l’operetta "No, no Nanette" che la fa subito amare dal pubblico televisivo. Poi arriva la consacrazione nel 1977 nel ruolo da protagonista dello sceneggiato televisivo "Valentina, una ragazza che ha fretta".  Nel 1980 incide la sigla del cartone animato "Heidi", firmato dal grande Franco Migliacci, che vende oltre un milione di copie, lasciando increduli gli stessi discografici. Viviani diventa così il volto più amato dell’allora tv dei ragazzi. Due anni dopo, partecipa al Festival di Sanremo con il brano "C’è", che ottiene un buon successo di critica e di pubblico, tanto da essere cantato anche in Francia e Germania. Nei primi anni novanta si impone come conduttrice televisiva (La sai l’ultina; Ei Domenica; Telesveglia) e si avvicina alla pittura, divenendo allieva del Maestro Luigi Regianini. Dal 1998 partecipa a numerose mostre collettive ottenendo diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali.