A Bordighera l’esposizione delle opere dell’artista Marcello Cammi

27 luglio 2014 | 15:55
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A Bordighera l’esposizione delle opere dell’artista Marcello Cammi
A Bordighera l’esposizione delle opere dell’artista Marcello Cammi
A Bordighera l’esposizione delle opere dell’artista Marcello Cammi
A Bordighera l’esposizione delle opere dell’artista Marcello Cammi
A Bordighera l’esposizione delle opere dell’artista Marcello Cammi
A Bordighera l’esposizione delle opere dell’artista Marcello Cammi

Si tratta di un evento molto significativo per Bordighera dal punto di vista culturale. L’esposizione è artisticamente curata dal Maestro David Maria Marani.

Marcello Cammi nasce a Sanremo il 14 aprile del 1912 , da Paolo Cammi ed Emma Musi, e muore a Bordighera il 3 novembre 1994. Ancora bambino e orfano di madre si trasferisce a Bordighera dove inizia ad aiutare il padre muratore, capocantiere di una piccola impresa che si occupava della lavorazione del cemento, in particolare di balaustre, vasi ed altre suppellettili da giardino.
Cammi era una persona semplice, sensibile, aperta, esuberante, cordiale e generosa. Era impulsivo, a volte suscettibile e irascibile nei confronti di chi lo considerava ostile.

L’artista brut in prima persona dà nuovi significati alle cose senza preoccuparsi che le sue decisioni siano o meno condivise dagli altri. Marcello, infatti,diceva: “Tutto quello che ho fatto, sia in pittura che in scultura, l’ho fatto senza preoccuparmi del giudizio degli altri”.
Il termine “Brut” non va preso alla lettera poiché non si tratta di arte grezza, bruta, volgare, ma semplicemente di arte fatta al di fuori da qualsiasi tipo di convenzione artistica precostituita, in condizioni di totale libertà e spontaneità rispetto ai valori della cultura ufficiale.

L’artista, immerso totalmente nel mondo delle proprie opere che sono spesso l’unica sua forma di consolazione. Le produce primariamente per se stesso con una pulsione irrefrenabile alla creazione.

Una nostra lettrice, che, conosceva l’autore di queste meravigliose opere, ci racconta " M.Cammi era un uomo fatto tutto a modo suo, nel fior fior dei suoi anni si divertiva con la moglie a ballare, ed erano, entrambi, ottimi ballerini".
Ed è proprio andando a ballare che incontra Vittorina, la compagna della sua vita.
"Era ammirevole come riusciva, con il cemento, ad elaborare le ringhiere facendole apparire come se fossero di legno, con tanto di ramificazioni". Racconta ancora la signora.

Marcello Cammi inoltre si è formato da solo, e con questa passione, riesce ancora oggi ad intrattenere un pubblico di ogni fascia d’età, che tra una passeggiata ed un gelato, attraversa Corso Italia a Bordighera. E’ sorprendente vedere le persone che guardano le opere con incanto ed occhi di meraviglia, stupore… 

Il 25 agosto 1994 all’età di 59 anni muore il figlio. Pochi mesi dopo, andando alla sua tomba, Marcello, cade da un muro dietro al cimitero, vicino ad un terreno piantumato a ginestre. Il corpo giaceva ad un centinaio di metri dal suo atelier, tra le foglie di palma e canne di bambù, dove probabilmente era scivolato.

Cammi modellava il cemento come se fosse argilla, riuscendo a realizzare qualsiasi forma, permeata da un intenso colore terroso. Egli diceva: "….il cemento è leggero come una donna, va amato, e poi se ci sai fare è una materia che ti viene incontro, ti aiuta a creare".

Dalle foto possiamo ammirare le sue sculture, in cui l’uso della materia come le patine che danno all’argilla i riflessi bronzei , l’abile trattamento che le conferisce la fibrosità del legno, i profili logorati, le forme ottuse e i tratti che sono ridotti all’essenziale.