Tuttomisteri.it: Perché si dice Data?

10 giugno 2014 | 16:44
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Tuttomisteri.it: Perché si dice Data?

Con questo sostantivo femminile oggi intendiamo indicare genericamente il giorno, il mese e l’anno in cui si scrive una lettera, una email o un documento qualsiasi e con senso piú estensivo, il giorno, il tempo in cui un fatto è avvenuto o dovrà avvenire

Con questo sostantivo femminile oggi intendiamo indicare  genericamente il giorno, il mese  e l’anno in cui si scrive una lettera, una email o un documento qualsiasi,  e, con senso piú estensivo, il  giorno, il tempo in cui un fatto  e avvenuto o dovrà avvenire.  Abbiamo cosí la data della lettera, del contratto, e la data di nascita di una persona, la data  di una battaglia, la data delle  elezioni. Come è nato questo sostantivo femminile? Esso non è  altro che il participio passato  femminile sostantivato del verbo dare, preso dal latino. Oggi, quando noi vogliamo  spedire una lettera, di solito la  impostiamo nelle apposite cassette collocate ai muri delle strade o per quanto riguarda una email basta fare un click.
In passato però non esisteva un  servizio postale come il nostro o gli account email,  esistevano i corrieri, i quali ritiravano la corrispondenza e pensavano poi a recapitarla. I signori avevano corrieri propri;  chi non era signore non aveva  bisogno di corriere, perché non  sapeva né leggere né scrivere.  Scritta la lettera, prima di piegarla e sigillarla (in passato non  esistevano neppure le buste, e il  foglio semplicemente ripiegato  si fermava con un sigillo di ceralacca e piú tardi con un dischetto, una piccola ostia colorata che si inumidiva con la saliva e si incollava sulla ripiegatura del foglio), scritta la lettera,  dicevamo, il mittente segnava in  calce la formula latina littera  data a cui faceva seguire l’indicazione del giorno e spesso anche dell’ora; cioè “lettera data,  consegnata, affidata al corriere  il giorno tale, alle ore tali”.

Col  tempo, la parola littera della formula cadde, e si segnò solo data; e infine si fece a meno anche della parola data, segnando solo  il giorno e il mese e l’anno. Restò la parola a indicare la formula stessa cosí rappresentata.