Tutela dei cigni alla foce del fiume Roya a Ventimiglia, l’appello

29 giugno 2014 | 08:47
Share0
Tutela dei cigni alla foce del fiume Roya a Ventimiglia, l’appello
Tutela dei cigni alla foce del fiume Roya a Ventimiglia, l’appello
Tutela dei cigni alla foce del fiume Roya a Ventimiglia, l’appello

La foce del Roya è un “sito di interesse comunitario per la difesa della biodiversità

Ancora una volta, siamo costretti a richiamare l’attenzione di tutti gli enti interessati e naturalmente di tutti coloro che praticano la pesca alla foce del Roya. Lunedì 23 Giugno u.s, sia la nostra Associazione, sia la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), siamo stati allertati per intervenire in soccorso di un cigno, che alla foce del fiume aveva inghiottito un amo ed una lenza. Il pronto intervento dei Volontari della LIPU è stato determinante; il cigno è stato liberato dall’amo, il quale per fortuna aveva provocato solo una lieve lesione alla bocca. Il cigno, dopo l’intervento, ha subito ripreso ad interessarsi ed ad accudire i suoi piccoli cigni, i quali in precedenza avevano percepito che qualcosa di grave era accaduta alla loro madre e di conseguenza si trovano in stato di agitazione per il fatto di essere stati trascurati per un certo periodo di tempo. La Lega Naz. per la Difesa del Cane e la LIPU ora dicono con fermezza: BASTA! Le Leggi vanno rispettate. Tempo addietro, la nostra Associazione, a seguito di un suggerimento dell’Assessore alla Sanità della Regione Liguria, dr. Claudio Montaldo, aveva provveduto ad affiggere, lungo il sentiero che costeggia la foce del fiume Roya, dei cartelli con i quali si comunicava che era assolutamente vietato gettare od abbandonare oggetti, ed in modo particolare lenze, ami, canne da pesca, ‘cucchiaini ondulanti’, vetri ed oggetti vari, che avrebbero potuto provocare danno sia alla fauna locale, che a quella migratoria. Ciò nonostante pescatori irresponsabili perseverano nell’abbandono degli oggetti sopraindicati. Vogliamo ricordare a tutti che la foce del Roya è un “sito di interesse comunitario per la difesa della biodiversità” e come tale gode di particolare protezione con gravi conseguenze per i trasgressori, i quali sono punibili a norma della Legge 157/92 e dalla Legge Regionale 29/94. Tutte le Forze dell’Ordine, ed in modo particolare la Polizia Locale, gli Agenti della Polizia Provinciale ed il Corpo Forestale hanno il dovere di vigliare e di punire severamente i trasgressori.

L’Assessore Regionale alla Sanità, ha inoltre precisato che la fauna selvatica (Cigni, anatre, ecc.), sono patrimonio dello Stato e di conseguenza, sotto la tutela della Provincia, la quale attraverso un proprio “Centro di Recupero degli animali feriti”, deve intervenire per il recupero dei medesimi e per praticare loro le cure necessarie. La LIPU e la nostra Associazione, svolgeranno una comune azione affinché le Leggi siano rispettate e gli Enti preposti facciano quanto di loro competenza e vigilino per il rispetto della fauna. Giungono alle due Associazioni da parecchio tempo, insistenti solleciti da parte di molti Cittadini, affinché si proceda per comparare la foce del Roya alla foce del Nervia, ossia, trasformandola in Oasi protetta e di conseguenza vietando la pesca dal ponte dell’Aurelia fino al mare.

La LIPU e la nostra Associazione stanno esaminando le procedure necessarie per realizzare il desiderio di questi Cittadini e delle nostre Associazioni.