Nuovo filone sull’inchiesta su Claudio Scajola: è il turno del business delle pale eoliche
“Il paragone con Sofia Loren, se mi sia consentito lo prendo come uno scherzo…” Sono parole di Maria Teresa Verda Scajola, moglie di Claudio ‘u ministru’ dette il 30 maggio 2009 all’inagurazione del parco eolico di Pontinvrea
"Il paragone con Sofia Loren, se mi sia consentito lo prendo come uno scherzo…" Sono parole di Maria Teresa Verda Scajola, moglie di Claudio ‘u ministru’ dette il 30 maggio 2009 all’inagurazione del parco eolico di Pontinvrea, dove la docente di storia dell’arte era la madrina dell’evento. Una manifestazione che secondo gli inquirenti, si collegherebbe al business dell’eolico con la società lombarda Fera srl specializzata in energie alternative. La Fera srl è l’azienda con più impianti eolici installati in provincia di Savona: sono infatti della società lombarda i parchi eolici di Pontinvrea, Naso di Gatto (il più grande della Liguria) e Stella, nell’ambito del progetto FreeSun in Liguria.
Un collegamento venuto fuori da una corrispondenza epistolare via posta elettronica tra il latitante Amedeo Matacena, Alberto Acierno e Cesare Fera, in cui quest’ultimo si faceva sponsorizzare in un certo senso dai due politici per arrivare a Scajola che all’epoca era ministro dello sviluppo economico. Fera infatti chiedeva ai propri contatti “Hai più avuto feedback da Scaio?” A fare luce su questo nuovo filone della vicenda la Dia che ha sequestrato la documentazione alla segretaria di Matacena Maria Grazia Fiordelisi.