2 giugno a Monaco con polemica |
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Niccolò Caissotti di Chiusano presidente del Comites scrive a Panorama. La lettera su Facebook

13 giugno 2014 | 06:37
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Niccolò Caissotti di Chiusano presidente del Comites scrive a Panorama. La lettera su Facebook
Niccolò Caissotti di Chiusano presidente del Comites scrive a Panorama. La lettera su Facebook
Niccolò Caissotti di Chiusano presidente del Comites scrive a Panorama. La lettera su Facebook

“Affermazioni non corrette contenute nell’articolo e soprattutto nel suo tono criticamente sarcastico…”

E’ apparsa sulla pagina Facebook dell’Ambasciata d’Italia a Monaco una lettera di Niccolò Caissotti di Chiusano presidente del Comites (comitati italiani all’estero) nel Principato indirizzata al direttore del settimanale Panorama Giorgio Mulè che nel numero di qualche settimana fa, il suo giornale criticava i fasti e i festeggiamenti organizzati per il 2 giugno in Ambasciata per la nostra festa della Repubblica. Con questa missiva il nobile subalpino tiene a fare alcune precisazioni in merito all’articolo del settimanale un po’ troppo ironico in alcuni aspetti. Il 2 giugno in ambasciata è un appuntamento gettonatissimo e frequentatissimo anche da molti imperiesi.

Ecco il testo integrale della lettera:

Egregio Dott. Giorgio MULE
Direttore PANORAMA
Via Arnoldo Mondadori, 1
20090 SEGRATE (MI)
ITALIA
MONACO, 11 giugno 2014

Caro Direttore,

Le scrivo queste righe a nome del Comitato degli Italiani Residenti all’Estero (COMITES) e delle numerose Associazioni culturali, sociali ed economiche italiane presenti nel Principato di Monaco, per evidenziarLe il sentimento di sconcerto ed amarezza da noi tutti provato alla lettura dell’articolo apparso ala pagina 17 del n.24/2014 del settimanale da Lei diretto, concernente la celebrazione del 2 Giugno avvenuta nel Principato di Monaco su doverosa iniziativa della nostra Ambasciata.

Tale sentimento trova la sua ragione di essere nelle affermazioni non corrette contenute nell’articolo e soprattutto nel suo tono criticamente sarcastico, che sembra volere richiamare la ormai desueta immagine del Principato, quale sede dove per definizione vivono persone gaudenti e spensierate. Tengo a farLe presente che la comunità italiana di Monaco è composta da oltre 7500 residenti (seconda solo a quella francese) ed è decisamente la più attiva e dinamica fra tutte le comunità straniere presenti nel Principato (oltre 120 nazionalità diverse).L’importanza della presenza italiana nel Principato, costituita in gran parte da imprenditori, lavoratori e professionisti, che in ogni settore dell’economia hanno saputo affermarsi con professionalità, serietà ed onestà, portando alto il buon nome del nostro Paese, trova conferma nei dati dell’economia monegasca di cui rappresenta oltre un terzo del PIL, ciò che il Governo Monegasco non manca di sottolineare in ogni occasione.

Di questo gli Italiani di Monaco vanno fieri ed a giusto titolo vogliono sentirsi rispettati ed onorati.

Circa poi l’accostamento proposto dall’articolista sui tagli effettuati dal Quirinale per il 2 Giugno e la Festa organizzata dalla nostra Ambasciata, mi permetto di ricordarLe che all’estero, a differenza di quanto spesso avviene nelle città italiane, la ricorrenza del 2 Giugno (anniversario della nascita della nostra Repubblica) è sempre molto sentita e rappresenta per i connazionali l’unico evento annuale in cui ritrovarsi uniti in un clima di gioia ed allegria, trattandosi della FESTA DEGLI ITALIANI. Pertanto, anziché menzionare squallidamente la presenza di “800 imbucati” senza invito presenti alla celebrazione, l’articolista avrebbe fatto molto meglio a sottolineare la presenza di tanti italiani che, pur non essendo stati invitati ufficialmente, hanno voluto testimoniare il desiderio di volere comunque partecipare all’evento, che, lungi dall’essere stato il “festino della Repubblica”- termine ,mi consenta, decisamente offensivo per tutti noi- è stato estremamente bene organizzato dall’Ambasciata, per sobrietà sia nell’evoluzione del programma che nell’accoglienza degli ospiti e delle numerose Autorità Monegasche intervenute.
Insinuare poi il sospetto che l’Ambasciatore Morabito abbia invitato “amici su cui contare per il futuro della sua carriera” mi sembra a dir poco assurdo e ridicolo. Il nostro Ambasciatore in tutto il corso del suo mandato diplomatico nel Principato ha svolto una encomiabile opera tesa a presentare l’Italia e l’Italianità con professionalità, entusiasmo e dinamismo non solo a livello politico nei rapporti con il Governo locale ma patrocinando ed organizzando, con il sostegno delle Associazioni Italiane presenti a Monaco (la Dante Alighieri, il Centro culturale Scripta Manent, il Centro Incontri con l’Autore, l’Associazione degli Imprenditori Italiani di Monaco, l’ Accademia Italiana della Cucina ecc..) eventi culturali e sociali di altissimo livello (basti ricordare il Mese della Cultura e della Lingua Italiana, Il Forum Internazionale del Made in Italy, la Rassegna dello Stile Italiano ecc…).

Infine tirare in ballo lo sfogo, peraltro giusto, dei Fucilieri della nostra Marina detenuti in India per stigmatizzare che nello stesso tempo “a MonteCarlo in 1500 se la spassavano grazie al nostro Ambasciatore”, l’abbiamo trovata tutti un’uscita di pessimo gusto : per favore la stampa non crei ulteriore confusione nella testa degli italiani ma scriva semplicemente la verità ( Isaac Asimof ammoniva che “ la verità si ritrova sempre nella semplicità mai nella confusione”). Il 2 Giugno a Monaco si è festeggiato nel dovuto modo la più importante e significativa ricorrenza della nostra Repubblica senza “spassi” e senza scialo di denaro pubblico ma con gioia ,serenità e serietà: nel corso della serata è stato annunciato l’avvio di una campagna per i bambini affetti da cancro ed il cibo e le bevande sono stati generosamente offerti da oltre 20 aziende italiane “bio”, che in compenso sono state invitate dal Governo Monegasco ad essere presenti nell’innovativo stand “Monaco Pavillon” alla prossima Expo Milano 2015 Milano e lascio a Lei immaginare i vantaggi, a costo zero, per l’immagine del nostro Paese.

Queste e non altro, caro Direttore, sono le cose che una stampa italiana bene informata, quale solitamente è Panorama, dovrebbe scrivere a sostegno del buon nome dell’Italia, lasciando agli altri di eventualmente criticarci, altrimenti si persevera nel solito italico vizio di farci del male da soli.

Con rispetto, La saluto cordialmente,

Niccolò Caissotti di Chiusano
Presidente COMITES Monaco.