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Nei casinò italiani un quarto dei dipendenti è ‘ in rosa’, il caso di Sanremo

16 giugno 2014 | 08:49
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Nei casinò italiani un quarto dei dipendenti è ‘ in rosa’, il caso di Sanremo

Al Casinò di Sanremo su 293 dipendenti 63 sono donne, 5 dei quali occupano posti apicali. La squadra rosa dei croupier è formata da 9 donne

Un quarto dei dipendenti nei casinò della penisola è donna e pertanto, per via del lavoro notturno la presenza femminile all’interno delle case da gioco non è certo maggioritaria, visto che è difficile conciliare lavoro e esigenze familiari. Come scrive il portale Gioconews.it,  "i dati complessivi aggregati di Campione, Venezia, Saint Vincent e Sanremo (nel primo caso aggiornati al 31 marzo, nel secondo a fine 2013, nel terzo e quarto a metà aprile) parlano di 2009 addetti, di cui 488 donne, ossia il 24,2 percento. In dettaglio, al Casinò di Campione sono attive 138 donne (almeno sei di queste in ruoli di responsabilità) su 528 addetti, al Casinò di Venezia 184 su 560 dipendenti full time equivalent, mentre al Casinò di Saint Vincent su una forza lavoro di 628 dipendenti, le donne sono 103, di cui 10 impegnate nella mansione di croupier e rispetto al passato, quindi agli ultimi anni, non si sono verificate sostanziali variazioni delle quote rosa. Nella casa da gioco valdostana, tra i ruoli di responsabilità, si annovera un dirigente e 29 funzionari donne. Al Casinò di Sanremo su 293 dipendenti 63 sono donne, 5 dei quali occupano posti apicali. La squadra rosa dei croupier è formata da 9 donne".

Sara Rodi componente del cda del Casinò di Sanremo al portale dedicato al mondo del gioco ha affermato: "In passato facevo parte del collegio sindacale della Casinò Spa, poi si è posto il ‘problema’, se così lo si può definire, del rispetto delle quote rosa e sono entrata a far parte del Cda. Una bella esperienza, portata avanti assieme a colleghi di alto livello". Ancora Sara Rodi: "essere una donna è una condizione che mi fa semmai sentire privilegiata. E poi ci sono alcune caratteristiche tipicamente femminili che portano a dare un contributo peculiare, anche al momento di interfacciarsi con i dipendenti e con le organizzazioni sindacali". Infine la ‘quota rosa’ del cda del casinò matuziano evidenzia che il lavoro nella casa da gioco è adatto alle donne: "Sia nel settore amministrativo che in quello del gioco ci sono molte presenze femminili in gamba". Resta una questione femminile che "purtroppo è ancora tale. Non nel nostro caso, ma non credo che la parità sia tra uomo e donna sia un fatto assodato. Dipende dalle aree geografiche, dalle situazioni, dai ceti sociali. E comunque parlare di parità non è neanche del tutto giusto: le differenze ci sono e vanno valorizzate".