Giovanni Ballestra: “Nessun avviso di garanzia per Emilio Galardini”

5 giugno 2014 | 12:15
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Giovanni Ballestra: “Nessun avviso di garanzia per Emilio Galardini”

Giovanni Ballestra ha preteso da tutti i suoi candidati,la sottoscrizione con la quale immediatamente gli stessi si sarebbero DIMESSI qualora eletti, se raggiunti da avvisi di garanzia per » voto di scambio » o reati legati alla «mafia>

" Leggendo questa mattina le locandine del secolo XIX e della  «Stampa », rispetto alle presunte accuse di voto si scambio, mosse ad un candidato consigliere comunale della lista di Forza Italia, ho provato  un senso di sconforto come prima sensazione, seguita da rabbia e oltraggio alla mia buona fede.

Un attimo dopo, ho pensato, che se mi sento all’altezza di faré il sindaco, se i cittadini di Ventimiglia,mi daranno la maggioranza dei consensi, non mi posso permettere certe debolezze e devo affrontare, come ho l’abitudine di fare,i problemi e chiarire le posizioni sin da subito .
I cittadini di Ventimiglia stiano sereni, Ballestra Giovanni, se grazie al loro consenso, sarà eletto sindaco, non starà, un solo minuto della sua amministrazione , in ostaggio di nessuno, e qualsivoglia atto o comportamento, fuori dal campo della legalità sarà denunciato o portato all’attenzione dell’opinione pubblica.
Fatta questa doverosa premessa, mi sono recato dalla persona additata come colui che avrebbe commesso il presunto reato, che io definisco a dir poco subdolo ed odioso, per chiedere conto della situazione.
Lo stesso candidato consigliere, mi ha comunicato, di non aver ricevuto, alcuna informazione di garanzia, e di non aver tenuto durante la campagna elettorale comportamenti riconducibili ad ipotesi di voto di scambio.
Ad buon conto vorrei chiarire alla pubblica opinione, che il candidato sindaco Giovanni Ballestra, impossibilitato ad avere informazioni circa l’opportunità di candidare o meno personé nelle proprie liste, da parte delle autorità, ha preteso da tutti i suoi candidati,la sottoscrizione  con la quale immediatamente gli stessi si sarebbero  DIMESSI qualora eletti, se raggiunti da avvisi di garanzia per » voto di scambio » o reati legati alla  « mafia » .
In conseguenza di tale atto,qualora la persona candidata  al consiglio comunale, dovesse essere raggiunta da avviso di garanzia, come da sue parole, si dimetterà immediatamente dall’incarico di consigliere.
Dopo aver riferito all’opinione pubblica , le mie determinazioni e posizioni rispetto a comportamenti  oltraggiosi della democrazia, in un paese che si vuol chiamare civile, mi domando e pongo la questione a chi legge se risulta accettabile  che a due giorni dal  voto si metta in piazza ed in pasto degli elettori non un reato ccertato, ma un’ipotesi senza che eventualmente chi lo abbia commesso ne sappia nulla"
Giovanni Ballestra