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/Giornata a Savona in occasione del 50° sacerdotale di Mons. Vittorio Lupi
20 giugno 2014 | 10:57
Il Vescovo Diocesano, Mons. Antonio Suetta, ha trascorso con i suoi sacerdoti una giornata con il Vescovo di Savona
Giovedì 19 giugno, il Vescovo Diocesano, Mons. Antonio Suetta, ha trascorso con i suoi sacerdoti una giornata con il Vescovo di Savona, Mons. Lupi, già Vicario Generale della nostra Diocesi, in occasione del suo 50° di sacerdozio.
Alle ore 11, all’altare Superiore del Santuario di Nostra Signora della Misericordia a Savona, si è tenuta la concelebrazione Eucaristica. Durante la sua omelia, Mons. Lupi si è soffermato sulla figura del sacerdote secondo le indicazioni che emergono dalle parole e dai documenti di papa Francesco: "Non burocrati dei sacramenti. Non titolari di sacri uffici parrocchiali aperti al pubblico ad orari fissi come le Poste, le banche, i municipi. Ma pastori che giorno e notte vivono in mezzo ai loro greggi condividendone gioie e dolori, fatiche, paure, attese, speranze. Sacerdoti che fanno della Chiesa la "casa comune di tutti", di credenti e, persino, non credenti, sposati, divorziati, conviventi: la casa del Signore "sempre aperta, sempre pronta ad accogliere chi vuole pregare con altri fratelli o soli con sé stessi per poter meglio concentrarsi nella preghiera o ricevere un consiglio, un aiuto, un conforto".
Alle ore 11, all’altare Superiore del Santuario di Nostra Signora della Misericordia a Savona, si è tenuta la concelebrazione Eucaristica. Durante la sua omelia, Mons. Lupi si è soffermato sulla figura del sacerdote secondo le indicazioni che emergono dalle parole e dai documenti di papa Francesco: "Non burocrati dei sacramenti. Non titolari di sacri uffici parrocchiali aperti al pubblico ad orari fissi come le Poste, le banche, i municipi. Ma pastori che giorno e notte vivono in mezzo ai loro greggi condividendone gioie e dolori, fatiche, paure, attese, speranze. Sacerdoti che fanno della Chiesa la "casa comune di tutti", di credenti e, persino, non credenti, sposati, divorziati, conviventi: la casa del Signore "sempre aperta, sempre pronta ad accogliere chi vuole pregare con altri fratelli o soli con sé stessi per poter meglio concentrarsi nella preghiera o ricevere un consiglio, un aiuto, un conforto".
Subito dopo la celebrazione i sacerdoti si sono recati, per la conclusione, nella cripta dell’Apparizione (sempre all’interno del Santuario). La giornata si è conclusa con un’agape fraterna.