Dalla Lombardia un appello: “Riaprite il casinò di San Pellegrino Terme”

19 giugno 2014 | 07:53
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Dalla Lombardia un appello: “Riaprite il casinò di San Pellegrino Terme”

E’ stata presentata dal senatore del Carroccio Giacomo Stucchi un’interrogazione al presidente del consiglio Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per chiedere la riapertura della struttura

E’ stata presentata dal senatore del Carroccio Giacomo Stucchi un’interrogazione al presidente del consiglio Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per chiedere se “il Governo intenda inserire opportune disposizioni normative nel cosiddetto decreto ‘Sblocca Italia’, al fine di consentire il completo restauro e recupero dei due complessi monumentali liberty del Casinò municipale e del Grand Hotel” e “quali eventuali strumenti normativi ritenga di adottare per risolvere l’annosa problematica della riapertura della casa da gioco del Comune di San Pellegrino Terme”. Questa interrogazione fa eco alla richiesta del sindaco di San Pellegrino Terme al premier Renzi di dare il via libera ad una futura ri-apertura del casinò soprattutto in ottica ‘Expo 2015’. Magnifico esempio di stile Liberty, il Casinò di San Pellegrino Terme sorge all’inizio del ventesimo secolo, tra il 1904 ed il 1906, e viene aperto nel luglio 1907. Costruito ad opera dell’architetto Romolo Squadrelli in prosecuzione dei porticati della Fonte Termale, presenta una facciata imponente e al tempo stesso leggiadra, ricca di stucchi, fregi e bassorilievi, opera dello scultore Paolo Croce. Chiuso e riaperto a più riprese, nell’ambito di vari progetti, tesi, da un lato, alla disciplina del gioco d’azzardo e, dall’altro, alla valorizzazione delle stazioni termali e climatiche italiane, cessa definitivamente l’attività nel 1946.