Carlo Iachino chiede che la Riforma Elettorale parta da una richiesta della Albano

18 giugno 2014 | 11:16
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Carlo Iachino chiede che la Riforma Elettorale parta da una richiesta della Albano

E, a proposito di partecipazione, è di certo positiva l’idea di convocare il primo Consiglio in piazza, ad imitazione di quantogià fatto a Camporosso, ma la partecipazione non deve essere solo di facciata e con i cittadini nella veste di spettatori

Carlo Iachino chiede in un comunicato che venga fatta al più presto la Grande Riforma elettorale. Di seguito le sue parole

 "Ora che è definitiva, la composizione del Consiglio Comunale pone in evidenza 

la forte distorsione del voto di lista operata dalla legge elettorale: con il 
solo 17% dei voti il Pd ottiene la maggioranza dei consiglieri, mentre il 
restante 80% dei votanti deve stringersi in appena sei seggi. Non sarebbe 
dunque una cattiva idea se, nell’ambito della "Grande Riforma", priorità del 
Governo Renzi, attraverso i parlamentari liguri, ed in primis la Senatrice 
Donatella Albano, che di questo comprensorio è espressione, proprio da 
Ventimiglia partisse la richiesta di una modifica della normativa in senso più 
equo, magari ispirata all’ "Italicum" o al modello francese: ripensamento 
radicale delle preferenze per i loro risvolti indiscutibilmente inquietanti e 
abbassamento della soglia necessaria per il ballottaggio o, come in Francia, 
ammissione a questo di più candidati e non solo dei primi due, al fine di 
rendere più elastico e sereno il confronto ed incoraggiare la partecipazione al 
voto, bassa stavolta come mai in precedenza.
 Una delle prime delibere che si potrebbero 
adottare, anche perché a costo zero, ben potrebbe essere quella sul 
"Decentramento democratico", ossia una regolamentazione dell’attività di 
comitati di sestiere e di frazione e delle associazioni di categoria e di 
volontariato, al fine di inserirle attivamente nei processi decisionali, come 
peraltro il nostro stesso Statuto Comunale esige. Ventimiglia, fortunatamente, 
ha una vitalità civile ed una complessità di interessi che non si esaurisce nel 
solo Consiglio Comunale. E’ un dato che il Sindaco di sicuro non potrà ignorare 
nello svolgimento del suo compito".